Diventare mamma è una gioia immensa, ma insieme anche una grossa fatica, e dopo il parto una donna può incorrere in alcuni problemi, molti di natura psicologica, come la depressione post partum, altri fisici, nella fase del puerperio, ma anche diverso tempo dopo: non è insolita in una madre l’insorgenza di strane allergie o malattie autoimmuni, come la sindrome di Sjögren.

Cos’è la sindrome di Sjögren

La sindrome di Sjögren (si pronuncia Sciogren) è una malattia infiammatoria cronica di natura autoimmune che si manifesta soprattutto nelle donne (80-90%) e dopo i 40 anni. È considerata una malattia rara, perché spesso non viene diagnosticata, visto che i sintomi che presenta possono essere ricondotti ad altre patologie e non essere considerati in una visione d’insieme come malattia. Se vi può consolare, anche Venus Williams, campionessa di tennis a livello mondiale, ha di recente dichiarato di esserne affetta.

Sintomi

La sindrome di Sjögren è caratterizzata in generale da uno stato di secchezza: della saliva, degli occhi, dei genitali. Può provocare anche dolori articolari. Ecco un elenco di alcuni sintomi che dovrebbero mettervi in allarme:

  • secchezza della mucosa orale, che può provocare anche frequente male alle gengive;
  • secchezza delle vie respiratorie, con conseguente tosse secca e bronchiti;
  • secchezza oculare, da cui derivano congiuntiviti frequenti;
  • secchezza vaginale;
  • secchezza della pelle;
  • ingrossamento delle ghiandole salivari principali;
  • stanchezza diffusa.

La malattia può arrivare a interessare anche organi interni, come l’apparato gastrointestinale, i reni, polmoni, pancreas e cervello.

Cosa fare?

Non è detto che se avete uno o più di questi sintomi siete certamente affetti da sindrome di Sjögren. Per questo è però importante che parliate con il vostro medico di base, che vi prescriverà alcuni esami diagnostici:

  • il test di Schirmer, che si fa dall’oculista, per verificare la secchezza degli occhi;
  • un esame del sangue per verificare la presenza nel vostro corpo di determinati anticorpi;
  • un’ecografia delle ghiandole salivari.

In alcuni casi bisogna effettuare anche una biopsia del labbro inferiore.

Come si cura?

La sindrome di Sjögren, se in forma lieve (primaria), è una malattia con cui si può convivere senza problemi particolari. Per gli occhi basterà utilizzare quotidianamente un collirio di lacrime artificiali, in generale è raccomandato bere molto per riequilibrare la secchezza data dal malfunzionamento delle ghiandole salivari. Se volete informazioni, sono numerosi i siti che vi possono aiutare, come www.sjogren.it.

 

(Fonte immagine: http://wwwdir.nidcr.nih.gov/sjogrens)