Una delle preoccupazioni più comuni dei genitori, soprattutto di bambini neonati, è quella del sonno. Chiedete a qualsiasi neo-genitore e vedrete: le problematiche del sonno spingono a chiedere a parenti e amici e a comprare molti libri sull’argomento.

La mia opinione è che la causa dell’ansia, soprattutto quando siamo neo-genitori, è legata alla stanchezza: abbiamo bisogno che nostro figlio dorma il più possibile perché siamo noi ad avere la legittima necessità di riposare.

Un’altra è legata al fatto che spesso non sappiamo ciò che è normale per un neonato. Un modello di sonno ininterrotto va certamente bene per un adulto, ma per i bambini piccoli, con una grande casistica che si differenzia da bambino a bambino, il sonno impiega diversi anni prima di diventare regolare.

Sonno dei bambini: diventa regolare con il passare del tempo

I motivi sono tanti: un neonato, soprattutto se allattato al seno, ad esempio, ha bisogno di svegliarsi e mangiare molto spesso (il suo stomaco riesce a contenere e digerire piccolissime quantità di latte).

Lo sviluppo della personalità, inoltre, richiede che diverse fasi della crescita portino abitudini di sonno e veglia differenti.

Infine, esistono cambiamenti nella vita quotidiana del bambino che possono apparire futili agli occhi di un adulto e richiedere invece un complesso adattamento emotivo ad un bambino che nel sonno rielabora le proprie sensazioni e i propri vissuti.

Non dimentichiamo poi che i cambiamenti sono spesso improvvisi.
“Mio figlio dormiva tutta la notte, improvvisamente ha smesso”.

Non è colpa tua. Per i motivi detti sopra e per molte altre ragioni, durante la crescita lo stile del sonno attraversa diverse fasi, e non è necessariamente un disagio la causa da andare a ricercare.

Questi cambiamenti sono del tutto normali, anche se talvolta possono essere frustranti, ma noi genitori dobbiamo imparare a guardare il sonno del bambino come qualcosa che comprende non solo le ore notturne, ma anche la veglia, ciò che accade durante il giorno, e l’intero spettro delle sue emozioni.