I bambini, sin dalla nascita, sembrano legarsi a diversi tipi di oggetti : ciuccio, copertina, animali di pezza, e poi crescendo anche giocattoli o persino la televisione.
Oggi parleremo del ciuccio e dell’importanza della suzione nelle varie età del bambino.Nei primi mesi di vita il bambino esercita alcuni riflessi motori che sono innati ed intelligenti. La suzione è tra questi. E’ un riflesso (presente sin dalla vita intrauterina) che gli consente di nutrirsi, quindi di sopravvivere, ma che ha anche la funzione molto importante di favorire l’addormentamento.

Al di là di tutto questo, possiamo dire che la suzione è un atto profondamente bello, ipnotizzante, rilassante: la soddisfazione che se ne trae permane anche in alcuni gesti e comportamenti adulti associati per lo più al cibo e alla nutrizione.

Questo movimento istintivo ha lo scopo di esistere all’interno di una relazione: estremizzando il concetto, non esisterebbe la suzione senza l’oggetto della suzione stessa.

Da un punto di vista strettamente “fisiologico”, il bambino non nasce col bisogno “del ciucciotto”, che è un oggetto artificiale, un sostituto di qualcos’altro, ma col bisogno di essere in relazione con qualcuno attraverso comportamenti inizialmente instintivi, poi appresi e perfezionati dentro un contesto relazionale.

La suzione è un istinto che si perfeziona con l’esercizio, al pari di tanti altri comportamenti, e questo è vero anche nel senso che il bambino apprende ad utilizzarla in base alle sue necessità e a i suoi bisogni.

Ciò significa che l’uso della tettarella è un comportamento appreso che al bambino viene suggerito ed insegnato dai suoi genitori:  gli stessi che si pongono il problema di come fargli apprendere l’uso del ciuccio, si preoccupano poi di fargli apprendere il suo allontanamento.

Su questo aspetto nessun giudizio: ci sono bambini che si mostrano favorevoli ad accettare il ciucciotto, altri che rifiutano categoricamente sia la tettarella che il biberon. L’idea dei genitori riguardo a questo può fare la differenza.

Le più recenti linee educative pediatriche, in accordo con le indicazioni dell’OMS riguardo all’allattamento al seno, suggeriscono di non offrire il ciuccio al neonato per non interferire con la creazione del “legame di allattamento”, o almeno di non farlo entro i primi giorni dalla nascita.

Questo perché la suzione, come detto prima, è un movimento che si apprende e si perfeziona, ed imparare a succhiare correttamente il latte materno è fondamentale nelle prime settimane di vita del bambino. Questo regola inoltre la produzione di latte materno, da qui deriva la sua fondamentale importanza per la mamma e per il suo piccolo.

La scelta di offrire la tettarella al piccolo (così come un allattamento artificiale o misto) è una scelta individuale e soggettiva: non è riconosciuta la necessita del suo utilizzo (ci sono bambini che non lo utilizzeranno mai) e non è dimostrata, né in senso negativo che positivo, la sua efficacia.

Resta il fatto che, per alcuni genitori, offrire il ciuccio al proprio piccolo rappresenta un metodo per calmarlo, addormentarlo, postergare la poppata o il pianto.

dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

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