Lo svezzamento è un argomento che sta tanto a cuore a noi genitori e i dubbi e le domande sono tantissime. Per esempio: quando e come si comincia con l’alimentazione complementare? Quali alimenti introdurre o evitare?

Per aiutare e supportare le tante mamme alle prese con questo momento delicato della vita del proprio bambino, abbiamo posto a un esperto le domande più frequenti sullo svezzamento. Ed ecco per voi i 10 consigli del pediatra Francesco di Palma.

Svezzamento: 10 consigli del pediatra

1) Carne, pesce, uova, formaggi… quando introdurli?

Carne, pesce, formaggi freschi e rosso d’uovo andrebbero introdotti tra il 5° ed il 7° mese nel cosiddetto periodo finestra, durante il quale il bambino sviluppa la tolleranza orale, cioè la capacità di sopprimere una eventuale risposta immunitaria ad uno specifico antigene. La carne è un alimento fondamentale per il suo contenuto proteico e per l’apporto di ferro che è nella sua forma più assimilabile. Si consiglia di introdurre la carne dopo qualche giorno dalla prima pappa, partendo da quelle bianche come agnello, coniglio e tacchino e successivamente pollo, vitello e manzo. Anche il pesce è una preziosa fonte di proteine nobili ed ha il vantaggio di essere ricco di Sali minerali (ferro, fosforo e calcio) e vitamine (gruppo B, A, PP e D). L’uovo invece, andrebbe introdotto partendo da piccole quantità per poi gradualmente arrivare al tuorlo intero. Va proposto una o due volte alla settimana, alternando carne, pesce e formaggio.

2) Come evitare di eccedere con le proteine?

Numerosi studi associano ad una dieta iperproteica nel primo anno di vita, un maggiore rischio di obesità, anche in età adulta. La Società Italiana di Pediatria consiglia di non superare le dosi di 20-30 g di carne o prosciutto cotto per porzione, non eccedere nell’utilizzo del parmigiano e di limitare la quantità di latte vaccino dopo l’anno.

3) Quante volte alla settimana il bambino può mangiare la carne rossa e bianca?

Per assumere il giusto apporto di proteine, il bambino dovrebbe consumare carne 3-4 volte a settimana. La carne, sia rossa che bianca, rappresenta la fonte primaria di proteine e alternare le due tipologie è importante per abituare il bimbo a gusti diversi.

4) Come evitare o ridurre il rischio di allergie alimentari? Quali alimenti evitare?

Il bambino non nasce allergico ma eredita dai genitori la predisposizione a sviluppare un’allergia.

Per ridurre il rischio di allergie alimentari si consiglia di:

  • Prolungare l’allattamento al seno limitando il più possibile nella dieta della mamma alimenti allergenici
  • Introdurre i cibi nuovi per il bambino uno alla volta in modo da facilitare al pediatra l’individuazione dell’eventuale alimento allergizzante. Gli alimenti potenzialmente allergizzanti sono uova, crostacei, soia, pomodori, fragole, cereali contenenti glutine, frutta a guscio e derivati del latte

5) Il bambino rifiuta di passare dal latte alle pappe, come comportarsi?

Il passaggio dal latte materno ai primi cibi solidi e la paura del rifiuto del cibo può creare preoccupazioni alle madri. All’inizio dello svezzamento sarà importante avere molto pazienza e consentire al bimbo di familiarizzare con il cucchiaino permettendogli anche di giocarci nei momenti prima della pappa. È consigliabile di evitare di sforzare il bambino a mangiare ma di riproporre in modi e momenti diversi il cibo che inizialmente rifiuta.

6) Zucchero e sale: sempre bene evitarli? Fino a che età?

Nei primi 3 anni di vita il sale e lo zucchero dovrebbero essere usati sempre con moderazione. Infatti, mentre lo zucchero favorisce l’insorgere delle carie e lo predispone all’obesità, il sale potrebbe abituare il bambino a gusti troppo decisi e quindi a consumare cibi troppo salati nel corso della sua vita.

7) I cibi per l’infanzia di produzione industriale presentano vantaggi nutrizionali o garanzie di qualità sui cibi preparati in casa?

I vantaggi dei cibi di produzione industriale per l’infanzia sono molteplici:

  • Stringente controllo della presenza di contaminanti come pesticidi e metalli pesanti.
  • Trattamenti termici mirati a ridurre la presenza di batteri contaminanti potenzialmente presenti nel cibo fatto in casa, senza l’utilizzo di conservanti.

Dal punto di vista nutrizionale, i cibi di produzione industriale per l’infanzia garantiscono tutti i nutrienti necessari per lo sviluppo e crescita del bimbo.

8) Quando possono essere introdotti i prodotti integrali nella dieta del bambino? E in quali quantità?

Le fibre integrali sono utili perché velocizzano il transito intestinale ma vanno introdotte gradualmente. Si consiglia l’assunzione di alimenti ricchi di fibra alimentare dopo il primo anno di vita in quanto ricchi di fitati, sostanze che interferiscono con l’assorbimento di preziosi metalli come il ferro.

9) Come capire se il proprio bambino è pronto all’introduzione dei cibi solidi?

Non esiste un momento preciso e uguale per tutti i lattanti in cui iniziare. Comitato Nutrizione dell’ESPGHAN raccomanda che l’inizio del divezzamento avvenga non prima della 17a né dopo la 26a settimana di vita.

Il passaggio alla fase dei cibi solidi dipende dalle sue specifiche esigenze nutrizionali, dallo sviluppo neurofisiologico e dal suo stato di crescita e può essere manifestato da ogni bambino in modo differente, per esempio se riesce a stare seduto da solo, se non ha più il riflesso di spingere la lingua in fuori, se ti guarda molto interessato mentre mangi, e se cerca lui stesso di mangiare.

10) Che cosa è il riflesso di estrusione?

Il riflesso di estrusione è un meccanismo di difesa e di protezione del neonato che consiste nello spingere fuori con la lingua tutto quello che di non liquido si trova in bocca, consentendogli di evitare il rischio di soffocamento dovuto all’ingestione accidentale di cibi solidi.

In questi dieci punti avrete sicuramente trovato delle risposte ai vostri dubbi, ma se doveste averne degli altri, condivideteli con noi e con il vostro pediatra di fiducia che conosce le esigenze del vostro bimbo.

Questo articolo è stato realizzato in collaborazione con Humana. Se volete saperne di più sulla nuova Linea Humana per lo svezzamento “Io e Bio” date un’occhiata qui. Non perdetevi anche il nostro post sullo svezzamento e i 10 errori da evitare.

 

 

Questo articolo è stato realizzato in collaborazione con Humana e con il  Dott. Francesco di Palma

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