Non ci stancheremo mai di dire che l’inizio dello svezzamento, o più correttamente dell’alimentazione complementare, è un momento della vita del bambino che non deve essere affrontato con leggerezza.

Intorno al sesto mese di età del bimbo, nel momento in cui l’alimentazione lattea da sola non è più sufficiente a soddisfare le richieste nutrizionali del lattante, seguendo le indicazioni del pediatra, vengono introdotti nella sua dieta nuovi alimenti.

Per affrontare al meglio il periodo dello svezzamento e gettare delle buone basi per l’educazione alimentare del proprio bambino è sufficiente seguire dei piccoli e semplici accorgimenti che aiuteranno genitori e bebè a viverlo con serenità.

Svezzamento: 10 errori da evitare

Cari genitori, ecco per voi un breve elenco degli errori che si possono commettere durante lo svezzamento del vostro bambino sia che si tratti del primo o del quarto figlio. Provate a evitarli 😉

1 Anticipare i tempi

Lo svezzamento non è una gara!

Non esiste un momento preciso e uguale per tutti i lattanti in cui iniziare.

Spesso capita che i genitori tendano ad anticipare i tempi per via dei propri impegni lavorativi o pressioni sociali e ritengano che somministrare la pappa in sostituzione del latte possa semplificare la loro routine quotidiana.

In realtà, il momento adatto per l’introduzione dei primi cibi diversi dal latte è soggettivo e dipende da numerose variabili individuali, tra cui le specifiche esigenze nutrizionali, lo sviluppo neurofisiologico, lo stato di crescita, il rapporto mamma-bambino.

Ricordiamoci che ogni tappa della crescita del neonato ha i propri tempi che devono essere rispettati.

2 Eccedere con le quantità

I bambini hanno la capacità di “autoregolarsi”, quindi se crescono regolarmente senza che gli vengano proposti troppi spuntini fuori pasto, i genitori non devono avere niente di cui preoccuparsi.

3 Proporre sempre gli stessi alimenti

Entro i 9-12 mesi il bambino dovrebbe aver provato un’ampia varietà di cibi e di sapori.

Gli esperti suggeriscono di alternare cibi diversi per colore, sapore e consistenza abituando il bambino fin da subito a sperimentare una varietà di alimenti diversi in particolare frutta e verdura, fin dai primi mesi dello svezzamento.

È sconsigliato aggiungere ai pasti zucchero, sale e condimenti.

4 Proporre una dieta iperproteica

È importante che la dieta del neonato sia ben bilanciata nell’apporto di nutrienti e non favorire un eccesso di proteine a svantaggio di grassi e carboidrati.

Negli ultimi decenni sempre più evidenze mostrano la relazione esistente tra assunzione precoce di proteine e rischio di obesità, riscontrando un’associazione tra carico proteico giornaliero e sovrappeso.

5 Non permettere al bambino di esplorare e sperimentare con i nuovi cibi

I cibi andrebbero offerti al bimbo con il cucchiaino tuttavia potrebbe essere una buona idea, per cominciare a diventare autonomi, consentire loro di toccare il cibo nel piatto e mangiare con le mani.

I bambini fin da piccolissimi usano mani e bocca per esplorare e conoscere. Quindi il consiglio è quello di lasciarli fare anche con il cibo.

6 Non condividere il momento dei pasti con il proprio bambino

Stare a tavola tutti insieme è un’ottima abitudine per “educare” il bambino alla buona alimentazione. Con il passare del tempo l’ideale sarebbe che l’intera famiglia mangiasse gli stessi alimenti così da far prendere fiducia al bambino nei confronti del cibo.

7 Proporre troppi “spuntini” fuori pasto

Se il bambino mangia fuori pasto è quasi certo che a tavola non avrà d’appetito e di conseguenza tenderà a rifiutare il cibo.

Gli esperti consigliano di abituare gradualmente il bimbo a consumare oltre al latte, due pasti principali (pranzo e cena) e uno-due spuntini. Le merende sono importanti ma devono essere limitate in quantità e apporto energetico. Per queste indicazioni, come per le corrette porzioni durante i pasti, il pediatra i fiducia può essere di valido supporto.

8 Non “educare” il bambino a nuovi sapori

Spesso capita che i genitori per “timore” che il proprio figlio rifiuti la pappa tendano a proporre sempre gli stessi alimenti apprezzati dal neonato. Il cibo inizialmente non accettato va invece riproposto con pazienza in giornate successive, eventualmente preparato in modo diverso.

9 Distrarre il bambino con giochi e TV per farlo mangiare.

Vedere il proprio figlio che rifiuta il cibo può essere frustrante, ma proporgli la pappa con l’“inganno” non è sicuramente una soluzione. Il bambino deve essere consapevole di quello che sta mangiando e con il tempo deve capirà che alimentarsi non è solo un dovere ma un piacere! Ci saranno i giorni no, nei quali potrete cedere a compromessi ma state attenti a non farli diventare la routine.

10 Proporre alimenti troppo salati e troppo conditi

I bambini non sono piccoli adulti! Gli adulti hanno spesso la tendenza a far assaggiare alimenti non propriamente adatti ai più piccoli pensando di fare la cosa giusta perché a loro piacciono tanto! Ci sarà il tempo per tutto, non bisogna avere fretta!

 

Questo post ha l’obiettivo di aiutare i genitori che si apprestano ad affrontare lo svezzamento del proprio bambino. È un momento bellissimo e se si riescono ad evitare alcuni errori comuni ne trarrà giovamento l’intera famiglia.

In questa affascinante esperienza ricca di sorprese i genitori non sono soli!

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