Mi presento: sono Sonia, ho 35 anni, una laurea in filosofia e sono una giornalista pubblicista… sono o ero?
Sì, perché la crisi ha colpito tutto e tutti e in particolar modo il mondo della comunicazione. E allora tra new economy, “abbasso i bamboccioni”, “bisogna sapersi adattare” e soprattutto il mutuo, mi sono ritrovata tata, tata per caso!
Rassicuro i lettori, e preciso il “per caso” e non improvvisata. Non ho figli, ma ho un talento naturale con i bambini, colto dalle suore, da cui ho studiato per anni e anni, che mi hanno “sfruttato” per summer english, doposcuola e babysitteraggio.
Ed eccoci ai giorni nostri: mi sono imbarcata in una vera e propria avventura: 9 ore al giorno, 5 giorni su 7 con Marta, una bambina di 9 mesi.
Il primo impatto è stato quello di una delle bambine più dolci, calme, simpatiche e sorridenti del mondo… i seguenti impatti sono stati un po’ diversi, tipo “investita da un tir sull’A4”, livello di difficoltà da invito al pranzo della domenica dalla suocera (pranzo da 10 portate minimo) ad una settimana dall’inizio della dieta.
Ma, tutto sommato, se è vero che Marta può farmi potenzialmente sudare le leggendarie sette camicie, non è nulla in confronto a quello che può farmi sudare come una sauna finlandese: la mamma.
Perché se è vero che il rapporto della tata è a doppio filo con il bambino, con la mamma diventa un nodo scorsoio.
Ma queste riflessioni mi avranno fatto desistere dalla mia missione? Certo che no. Ed è per questo che ho deciso di coinvolgere Blogmamma e voi lettrici, per un… sostegno morale e per commentare insieme la mia avventura su Blogamamma.it, Facebook e Twitter con #tataxcaso!