Uno dei principali temi legati alla tocofobia (la paura del parto) è legato al timore del dolore del parto. In alcuni casi, seppure non i più frequenti, molte donne scelgono di non affrontare la gravidanza, o compromettono il risultato del travaglio, proprio per un’ansia eccessiva e “senza speranza” verso questo aspetto del partorire.

In questo articolo non vogliamo prendere posizione nei confronti di un tema molto dibattuto, che è quello del “diritto all’epidurale“. Al contrario, vogliamo aprire uno spazio di dialogo e confronto costruttivo centrando proprio il tema del dolore, quali sono le sue funzioni, qual’è il suo valore all’interno di un processo fisiologico.

 

Con questo intendiamo creare una possibilità di informazione che possa risultare tranquillizzante, e per questo attivare risorse interne alla donna: proprio dall’informazione è possibile acquisire consapevolezza, dunque scegliere con competenza e libertà il tipo di parto che desideriamo avere.

 

Resta inteso che questa scelta non sempre è preventivabile e pianificabile: ci sono ancora molte strutture che non consentono un grande margine di possibilità, e l’unica via possibile per la partoriente è quella di accettare le “disposizioni” del luogo in cui partorisce.

 

Di questo siamo consapevoli, ma sappiamo anche che proprio quando il margine di scelta si riduce, diventa più importante la preparazione al parto, quel percorso che punta su ciò che è possibile fare, basato sì su un ovvio senso di realtà, ma che si focalizza su come rendersi protagoniste attive in una circostanza in cui “subire” sembrerebbe l’unica scelta possibile.

 

Tutto questo ci riconduce al discorso sul dolore del travaglio, e sull’imprevedibilità di questo processo che di per sé è legato alla persona e alla sua esperienza, ma sul quale le variabili Ambientali interferiscono significativamente.

 

Essere preparate a tutto non è possibile, ma si può essere consapevoli: di ciò che si è, del proprio modo di affrontare “l’emergenza” (in questo modo possiamo definire il processo di parto), di come chiedere il sostegno necessario alle persone su cui possiamo contare.

 

Tutti questi elementi possono fare la differenza, e i racconti del parto delle donne ne sono testimonianza.

 

dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

 

foto: pianetamamma.it