I vaccini in gravidanza si possono fare? Quali sono? Quando vanno fatti?

Il Ministero della Salute  ha emanato lo scorso  7 agosto 2018 una circolare che indica le modalità e le vaccinazioni suggerite per proteggere la donna e il suo bambino dalla comparsa di alcune malattie. Perché se è vero che alcuni vaccini possono essere pericolosi durante la gestazioni altri possono proteggerla.

Vaccini raccomandati in età fertile

Alcune malattie possono incidere negativamente sulla fertilità e, quindi, avere conseguenze su una possibile gravidanza.

Le vaccinazioni indicate per le donne in età fertile (se non sono già immuni) sono quelle contro:

  • morbillo,
  • parotite,
  • rosolia,
  • varicella,
  • papilloma virus (HPV) .

È molto importante anche il richiamo decennale del vaccino contro la difterite-tetano-pertosse.

Vaccini raccomandati in previsione di una gravidanza

Se una donna ha intenzione di avere un bambino il Ministero della Salute indica come necessari due vaccini:

  • MPR: morbillo-parotite-rosolia;
  •  Varicella.

Se durante la gravidanza, infatti, le donne dovessero contrarre queste malattie, il rischio per il nascituro è elevato, soprattutto se le malattie si verificano nelle prime settimane di gestazione.

In particolare per la varicella, contratta nell’immediato periodo pre-parto, il rischio, oltre che per il bambino, è molto alto anche per la madre.

Sia il vaccino MPR sia quello contro la varicella sono controindicati in gravidanza.

Quindi è necessario che, al momento dell’inizio della gravidanza, la donna sia già vaccinata (con le due dosi) da almeno un mese.

Vaccini in gravidanza

Le vaccinazioni raccomandate in gravidanza sono:

  • difterite-tetano-pertosse (dTpa).

Anche se la donna è già stata vaccinata o è in regola con i richiami decennali o abbia già avuto la pertosse, la vaccinazione dTpa è fondamentale.

La pertosse contratta dal neonato nei primi mesi di vita può essere, infatti, molto grave o persino mortale e la fonte di infezione è frequentemente la madre. Il periodo raccomandato per effettuare la vaccinazione è il terzo trimestre di gravidanza, idealmente intorno alla 28a settimana, al fine di consentire alla gestante la produzione di anticorpi sufficienti e il conseguente passaggio transplacentare.

Il vaccino dTpa si è dimostrato sicuro sia per la donna in gravidanza sia per il feto.

È raccomandata in gravidanza anche:

  • la vaccinazione anti-influenza (se la gestazione si verifica durante una stagione influenzale). Per questo viene offerta gratuitamente alle donne che all’inizio della stagione epidemica dell’influenza si trovano nel secondo o terzo trimestre di gravidanza.

Vaccinazioni controindicate in gravidanza

I vaccini sconsigliati in gravidanza sono:

  • MPR,
  • varicella.

In ogni caso, l’effettuazione accidentale di questi due vaccini in donne che non sapevano di essere in gravidanza non ha mai fatto registrare un aumento di aborti o malformazioni.

Se le donne intendono programmare una gravidanza, devono essere informate della necessità di posticiparla di un mese dopo la vaccinazione.
Tuttavia, l’esposizione accidentale della donna in gravidanza alla vaccinazione o l’inizio di una gravidanza entro le quattro settimane successive alla vaccinazione non rappresentano indicazioni all’interruzione volontaria di gravidanza. Nel caso una donna non risulti immune, è importante che sia vaccinata prima della dimissione dal reparto di maternità o, comunque, è necessario fissare un appuntamento presso il servizio vaccinale nel periodo immediatamente successivo al parto.

È sconsigliato anche il vaccino HPV poiché non sono stati effettuati studi specifici sul suo impiego in donne in stato di gravidanza. L’eventuale somministrazione accidentale in gravidanza non comporta comunque l’indicazione all’interruzione volontaria della stessa, mentre la vaccinazione dovrà essere sospesa e rimandata sino al completamento della gravidanza.

Per approfondimenti sull’argomento vi suggeriamo il portale dedicato alle vaccinazioni a cura del Ministero della Salute e la nostra video intervista al Dottor Roberto Burioni virologo e professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita Salute San Raffaele, Milano.

Fonte Ministero della Salute