Si dice “capoparto” la prima mestruazione dopo il parto. Essa si verifica, normalmente, attorno al settantesimo giorno dopo il parto (nelle mamme che allattano), esiste tuttavia una fortissima variabilità da donna a donna. E’ noto che nelle donne che allattano la ricomparsa delle mestruazioni sia più ritardata rispetto alle donne che non allattano. L’allattamento, specie se frequente, determina infatti una particolare situazione ormonale che induce un ritardo nella ricomparsa delle mestruazioni.

Questa condizione è completamente fisiologica e non deve destare preoccupazioni di sorta: si tratta  di accorgimento della natura per distanziare le nascite. La specie umana, infatti, a differenza di altri mammiferi, ha selezionato una forma molto esclusiva di accudimento della prole: quando una donna allatta frequentemente, il suo organismo recepisce il messaggio che esiste un cucciolo, di cui la madre si deve occupare, e che quindi non è opportuno iniziare una nuova gravidanza.

In alcune donne l’assenza di mestruazioni accompagna tutto il periodo dell’allattamento, in altre addirittura le mestruazioni possono anche compariore alcuni mesi dopo la cessazione dell’allattamento. Tuttavia, è bene ribadire che l’allattamento è un buon sistema anticoncezionale solo ed esclusivamente in alcune condizioni:
• Il bambino ha meno di sei mesi
• Il bambino si nutre esclusivamente al seno (non si è iniziato lo svezzamento)
• Le poppate non sono mai (nemmeno di notte) distanziate di oltre 4 ore

Se tutte e tre queste condizioni sono osservate, l’amenorrea da allattamento materno (LAM) è un metodo anticoncezionale efficace quanto l’uso del preservativo. Se, invece, anche una sola di queste condizioni non è osservata, l’efficacia contraccettiva è dubbia e pertanto è bene che la coppia adotti un sistema contraccettivo alternativo.

Video a cura di Blogmamma in collaborazione con Openminds corsi pre-parto