Se la gravidanza è fisiologica, non ci sono controindicazioni ad avere rapporti sessuali per tutta la sua durata. Anzi, l’attività sessuale in gravidanza è sana, piacevole e utile perché rinforza il legame di coppia, contribuisce alla buona irrorazione dei tessuti e alla salute dei muscoli del pavimento pelvico e al benessere di tutta la persona.

La gravidanza è una fase del tutto normale della vita di una donna, fa parte del ciclo riproduttivo e non presenta particolari problematicità per quanto riguarda il sesso. Nel primo trimestre, il desiderio potrà forse essere ostacolato dalla stanchezza che la madre avverte, ma nel secondo e nel terzo trimestre, con un po’ di ovvia attenzione alla scelta di posizioni che non gravino sul pancione, normalmente non ci sono problemi. Il rapporto sessuale non può in alcun modo nuocere al bambino.

Inoltre, fare sesso nella ultima parte della gravidanza, rappresenta un aiuto al parto. Nello sperma infatti sono contenute delle sostanze, dette prostaglandine, che sono precursori dell’ossitocina e che favoriscono la maturazione della cervice, ovvero quel processo per cui la bocca dell’utero si ammorbidisce e può dilatarsi. Soprattutto se la gravidanza si protrae oltre la quarantesima settimana, fare l’amore può rappresentare un modo piacevole ed efficace per indurre il parto naturalmente (in particolare, stimolare i capezzoli provoca il rilascio di ossitocina e quindi può contribuire all’avvio del travaglio).

Oviamente, qualora la gravidanza non fosse fisiologica (minacce di aborto nel primo trimestre, o di parto prematuro nei mesi successivi), il sesso deve essere sospeso. Il vostro medico vi saprà dare un consiglio in questo senso.

Video a cura di Blogmamma in collaborazione con Openminds corsi pre-parto.