Quando si incontra la persona giusta e si capisce che potrebbe essere l’amore della propria vita e con cui mettere su famiglia è una cosa meravigliosa… Passa il tempo e si decide di andare a vivere insieme e magari di sposarsi e poi un giorno… se è questo quello che si desidera, il test di gravidanza potrebbe annunciare il lieto evento! È in arrivo un bambino!
L’euforia è tanta e dopo aver condiviso l’emozione fortissima con il proprio partner si è tanto felici che si vorrebbe urlare al mondo la lieta notizia. Probabilmente però è meglio non farsi prendere dalla fretta. 🙂
Annunciare di aspettare un bambino è una decisione importante che deve essere condivisa nella coppia e sarebbe carino che ai parenti più stretti venisse comunicato insieme, e ancora meglio di persona. Fate attenzione, perché anche se si parla di un evento meraviglioso e tutti ne saranno felici, le “crisi diplomatiche” possono essere dietro l’angolo. A chi comunicarlo per primo? Ai propri genitori e suoceri, oppure ai familiari più stretti o ancora all’amica del cuore? L’importante, anche in questa situazione, è non farsi prendere dalla fretta e prima di rendere pubblica la notizia attendere di avere fatto la prima visita dal proprio ginecologo. Ormai i test di gravidanza sono super affidabili, ma è anche vero che il parere di uno specialista è fondamentale per evitare di dover ritrattare quanto detto. Quindi fate un bel respiro, godetevi questo momento stupendo della vostra vita con il vostro partner e prendetevi cura di voi stesse perché nel vostro grembo ora c’è una vita che deve essere protetta e coccolata per circa 40 settimane. Il nostro consiglio è di cominciare pian piano ad organizzare la maternità: le visite da fare, l’ospedale nel quale vorreste partorire, il corso pre parto da seguire e naturalmente come gestire il lavoro. Se lavorate, cominciare a pianificare tempestivamente la maternità è importante, senza però, per il momento, dare nessuna comunicazione al vostro datore di lavoro.
Come annunciare la gravidanza a un datore di lavoro _ coppia leggere risultato test gravidanza

Come pianificare la maternità al lavoro

Prima di parlare del vostro stato di gravidanza sul posto di lavoro, vi consigliamo di riflettere bene su quali sono i vostri desideri e su come vorreste gestire la maternità pre e post partum, così da avere le idee chiare e arrivare preparate al momento del colloquio. Infatti, anche se avete un ottimo rapporto con il vostro datore di lavoro, è molto probabile che accuserà il colpo perché dovrà trovare un nuovo equilibrio lavorativo durante la vostra assenza. Aspettare un figlio e goderselo una volta nato è stupendo, e noi donne abbiamo tutto il diritto di vivere appieno questo momento così importante della nostra vita. Non bisogna essere necessariamente WonderWoman, piuttosto provate a pianificare le vostre scelte con la mente lucida, magari facendovi aiutare dal vostro compagno o da un’amica fidata che ha già dei figli. L’importante è non farsi prendere dall’ansia da prestazione, o dalla paura di avere delle ripercussioni sul lavoro al momento del rientro, rischiando di mettere in secondo piano la vita privata. Dal momento che una piccola creatura, vostro figlio, cresce nel vostro grembo, non siete più sole e le vostre scelte devono essere fatte per il bene di entrambi. Non dimenticatelo mai!
Ogni donna dovrebbe essere libera di scegliere come vivere la propria gravidanza, trovando il modo migliore per combinare lavoro e maternità. Ecco perché è importante parlare chiaro con il proprio capo, cercando di comunicare i propri desideri in modo determinato, così da metterlo in condizione di organizzarsi e di avere meno disagi possibili a lavoro. Naturalmente ogni lavoro è a sé e sarà tutelato dalla legge, ma se si tratta di un impiego che non ha delle particolari problematiche per la salute potrete decidere voi come usufruire dei classici 5 mesi di maternità, e in accordo con il ginecologo decidere se lavorare fino all’ultimo giorno prima del parto. Ecco, l’importante è che siate coerenti nelle vostre scelte, perché se poi nel corso della gravidanza cambiate idea i vostri colleghi potrebbero non essere pronti a gestire la vostra assenza.
Quando parlerete con il vostro capo, per quanto possibile chiedete di essere affiancate subito dalla persona che prenderà in carico le vostre mansioni così da fare il passaggio di consegne con calma e dare tutto il tempo per metabolizzare il cambiamento. In questo modo, anche se voi doveste essere costrette a rimanere a casa in maternità anticipata tutto sarà tenuto sotto controllo e voi vi potreste rendere disponibili per un supporto a distanza per la gestione dei casi più delicati. Qualora la vostra tipologia di impiego lo permettesse, potete anche proporre di pianificare dei periodi di home working per evitare di affaticarvi troppo.
donna che aspetta un bambino _ home working

Quando un datore di lavoro dovrebbe essere informato della gravidanza

A questo punto se avete ben chiaro quali sono i desideri e le aspettative per la vostra gravidanza, arriva la fatidica domanda: “Quando un datore di lavoro dovrebbe essere informato della gravidanza?” Per legge non esiste una data precisa entro la quale un impiegato è tenuto a comunicare sul posto di lavoro la propria gravidanza, ma ovviamente bisognerebbe gestire la situazione con il buon senso. Infatti, è preferibile comunicarlo prima che il capo se ne accorga da solo e sia lui a chiederlo. Potrebbe vederla come una mancanza di rispetto o comunque un segnale di scarso interesse nei confronti dell’azienda. Come dicevamo, per legge non esiste una data precisa entro quando dare la comunicazione, l’unica indicazione è che il datore di lavoro sia informato entro il giorno prima della maternità obbligatoria. Naturalmente comunicarlo così a ridosso della propria assenza non sarebbe molto gentile nei confronti dell’azienda e dei colleghi, ma naturalmente ogni caso è a sé stante. Ad ogni modo, il periodo ideale per informare il proprio capo è al termine del primo trimestre. Non si tratta di una scelta scaramantica, ma più che altro almeno in linea teorica si ritiene concluso il periodo più soggetto ad aborti spontanei. Comunicarlo troppo presto, infatti, in caso di complicazioni della gravidanza potrebbe essere molto doloroso perché vi troverete a dover comunicare a tutti sul posto di lavoro i vostri problemi di salute. Se invece durante il primo trimestre soffrite molto per nausee e malesseri dovuti alla gravidanza e vi sentite più serene a rendere partecipi il vostro capo e i vostri colleghi, fatelo senza problemi. Lo stress e l’ansia non fanno mai bene e tanto meno quando si aspetta un bambino.
Come annunciare la gravidanza a un datore di lavoro

Diritti di maternità

Conoscete i vostri diritti di donna in gravidanza/maternità? Fortunatamente viviamo in un Paese, l’Italia, in cui la donna durante il periodo di maternità viene tutelata dalla legge fornendo direttive chiare che devono essere rispettate dal datore di lavoro.
La Legge di Bilancio del 2019 ha introdotto delle novità in materia di congedo di maternità. Infatti, mentre fino a questo momento le gestanti avevano diritto a cinque mesi di astensione dal lavoro da suddividere in due pre parto e tre post partum, con la nuova Legge di Bilancio possono richiedere, salvo parere positivo del ginecologo, di poter lavorare fino al nono mese per poter usufruire dei restanti quattro mesi dopo la nascita del bambino. Questa scelta deve essere comunicata al datore di lavoro e all’Inps tramite portale.
Altro aspetto importante per le gestanti è la retribuzione. La maternità è considerata un periodo di lavoro a tutti gli effetti (scatti di anzianità, contributi per la pensione, tredicesima mensilità, maturazione ferie). Per quanto riguarda la retribuzione, nei 5 mesi obbligatori viene corrisposto alla gestante l’80% del salario, e in alcuni casi il 100%.
Per maggiori informazioni sul congedo di maternità e su quello parentale potete leggere anche il nostro post dedicato: Congedo parentale: si lavorerà sino al parto.

Vorremmo concludere dicendo che il lavoro è un diritto, così come avere un bambino! Non abbiate timore di non riuscire a conciliare lavoro e famiglia, noi donne siamo forti e determinate e siamo sempre capaci di trovare una soluzione!