E’ il nostro modo di essere genitori che determina se la sensibilità del bambino sarà un problema oppure un dono.

Alcuni bambini mostrano più di altri una spiccata sensibilità: fanno più domande, reagiscono di più alle delusioni, sono incredibilmente perspicaci. Alcuni di loro sono definiti “timidi“, e cercano di più la vicinanza con i genitori.

Questi bambini sono estremamente consapevoli e molto veloci a reagire alle cose. Se in alcuni casi può sembrare molto bello, in altri, soprattutto quando si rattristano con facilità o si arrabbiano, questo tratto può essere fonte di preoccupazione per i genitori.

Sono bambini dotati intellettualmente, creativi e percettivi, sin dalla più tenera età. Piangono però con facilità, e sembra che non riescano a “digerire” le ingiustizie.

Questi ragazzi hanno bisogno di cura, e i loro genitori hanno bisogno di sostegno, perché questa loro sensibilità possa diventare un punto di forza e non un motivo di ansia. Per far questo, è importante puntare sugli aspetti positivi del loro carattere, come l’empatia e le abilità sociali.

Porre l’accento su aspetti diversi della stessa questione, da parte dei genitori e degli adulti di riferimento, può fare la differenza.

Innanzitutto è importante che la sensibilità sia autenticamente percepita dai genitori come un dono, e non come un problema. Questo equivale ad accettare il bambino per quel che è, e non a desiderare che sia diverso.

La sensibilità non è un’imperfezione ma una marcia in più: molti artisti e personaggi famosi sono stati bambini molto sensibili.

Un atteggiamento troppo rigido o autoritario con questi ragazzi è controproducente: sono già in grado di auto-regolarsi in modo efficace, ed una rigidità eccessiva con loro non fa che portarli a chiudersi.

Con questi ragazzi potrebbero essere utili degli esercizi di rilassamento o di respirazione: spesso il carico fisico delle loro emozioni è talmente alto da aver bisogno di strumenti per alleggerirsi.

Notare che la sensibilità del bambino è un talento e non un’imperfezione è facile quando lui mostra intelligenza ed empatia, ma è nei momenti in cui lui è in difficoltà che anche noi siamo messi alla prova.

E’ importante creare per loro un ambiente calmo, ma è ugualmente importante che i genitori lavorino su se stessi per trasmettere al piccolo il giusto livello di fiducia: la fiducia in se stessi, del resto, nasce proprio attraverso la fiducia che riceviamo dagli altri.

E’ quindi molto importante essere dei genitori molto sensibili, per capire il temperamento dei nostri figli e le loro esigenze, e guidarli nella giusta direzione.
La cosa che sarà per loro più utile è sentire che noi accettiamo la loro sensibilità come parte del viaggio che condividiamo con loro, crescendo.

Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: sham-cafe.net