Il ciclo mestruale è un complesso orologio biologico regolato da una serie di ormoni.
La sua presenza contraddistingue generalmente il periodo fertile della vita di una donna.
Vediamo insieme come e perché.
Tutte le età del ciclo
La prima mestruazione (menarca) segna l’inizio del periodo fertile della donna. Si verifica generalmente tra i 10 e i 16 anni di età, in media intorno ai 12 anni.
L’ultima mestruazione coincide invece con la conclusione della vita fertile della donna e corrisponde alla menopausa che si presenta, abitualmente, tra i 45 e i 55 anni.
Le ovaie cessano di produrre gli ormoni sessuali e il ciclo mestruale si arresta in maniera definitiva.
Come calcolare il ciclo mestruale
Il ciclo mestruale inizia il primo giorno di una mestruazione e termina il primo giorno della successiva.
Il flusso mestruale, o mestruazione, invece, indica i giorni in cui mensilmente si verificano le perdite di sangue dai genitali femminili.
È sbagliato quindi, indicare con il termine ciclo mestruale il periodo in cui la donna ha la mestruazione.
Normalmente, ogni mese, una cellula uovo raggiunge la maturità ed è pronta per essere fecondata.
Durante il ciclo mestruale anche l’utero va incontro ad alcune trasformazioni fisiologiche e si prepara ad accogliere un’eventuale gravidanza.
Durata
La durata del ciclo mestruale è molto variabile da persona a persona e, generalmente, è compresa tra 24 e 35 giorni.
Il ciclo è definito regolare quando la sua durata è uguale ogni mese, a prescindere dal tempo intercorso tra le due successive mestruazioni.
Quindi, sia che abbia una durata abitualmente definita normale (28-30 giorni), sia che sia più breve (23-26 giorni) o più lunga (30-35 giorni), è regolare purché sia uguale tutti i mesi.
È, invece, definito irregolare quando la durata degli intervalli varia di mese in mese, passando da cicli molto brevi a cicli molto lunghi o assenti (amenorrea).
Anche il flusso mestruale, o mestruazione, può essere breve (2-3 giorni) o lungo (6-7 giorni), scarso o abbondante, a seconda della quantità di sangue perso, doloroso o indolore.
Esiste, quindi, un’ampia variabilità delle caratteristiche del ciclo e del flusso mestruale che rientrano nella normale fisiologia e non devono essere motivo di preoccupazione per le donne.
Il ruolo degli ormoni
Le ovaie, in risposta agli stimoli dell’ipotalamo e dell’ipofisi, producono diversi ormoni fra cui gli estrogeni e il progesterone che sono, anche, i più importanti.
Gli estrogeni predominano nella prima parte del ciclo mestruale, detta fase follicolare, mentre il progesterone prevale nella seconda, detta luteinica.
I mutamenti ormonali mensili del ciclo mestruale coinvolgono anche altri apparati e organi della donna come, ad esempio, il seno che può risultare teso e dolente in fase pre-mestruale.
Il progesterone, infatti, può facilitare la ritenzione di liquidi e rallentare l’attività dell’intestino causando una sgradevole sensazione di tensione e pesantezza che si risolve con l’arrivo della mestruazione.
Le periodiche oscillazioni ormonali, oltre a questi cambiamenti fisici, possono causare manifestazioni che interessano l’umore e il benessere psicologico della donna con cicliche manifestazioni di irritabilità, o fragilità, in fase pre-mestruale.
Fonte: ISSALUTE.IT