Noi mamme, lo sappiamo bene, non sempre accettiamo di buon grado che il gioco dei nostri figli preveda anche l’aspetto di sporcare molto. Eppure l’estate è il momento ideale per rendere i bambini più liberi di manipolare.La bella stagione non ci alleggerisce solo da strati di indumenti, ma anche dalla semplicità con cui è possibile lavare ed asciugare. Insieme a questo, è possibile anche trascorrere più tempo all’aria aperta dedicandosi ad attività normalmente “proibite” in casa.

Per queste ragioni, è importante che l’estate sia un momento dell’anno in cui concediamo ai piccoli qualcosa in più : giocare con la terra, la sabbia, l’acqua, e così via.

Cosa c’è di importante in questo diverso aspetto del gioco? Sappiamo bene che nella nostra linguasporcarsi le mani” è sinonimo di coinvolgimento: quando vogliamo dire che la cosa ci vede impegnati in prima persona, o che ci caliamo in essa completamente, usiamo questo modo di dire.

La stessa cosa vale per i nostri figli, che spontaneamente dovrebbero utilizzare questa modalità di gioco: sporcarsi senza preoccuparsi di ciò che dirà la mamma è un’esperienza che va provata spesso.

So che alcune di voi sorrideranno immaginando scenari catastrofici di case da pulire, eppure sapete bene quanto sia importante che i piccoli di ogni età dedichino del tempo ad attività manipolatorie.

Sporcarsi è sinonimo di sperimentare: al contrario di quanto si pensi, i bambini distinguono perfettamente ciò che lecito da ciò che non lo è, ma è bene che abbiano la possibilità di sentirsi liberi di usare il loro corpo pienamente.

In questa libertà, paradossalmente, si costruisce il senso della misura: nella filosofia montessoriana, ad esempio, il bambino è in grado di compiere l’auto-controllo dell’errore.

L’essere maldestro del bambino, infatti, è una categoria definita secondo parametri della vita adulta, ed appartiene senz’altro da una competenza nei movimenti che si può apprendere solo attraverso l’esercizio.

Per questo l’invito è sempre quello di essere molto tolleranti con i “pasticci” dei nostri bambini, dal momento che un bambino silenzioso, limitato nell’azione, non è ben educato ma annichilito.
Non è un caso che alla base di molte fobie e di disturbi nevrotici ci sia un evitamento dello sporco o del disordine come esperienza che è venuta a mancare nel normale percorso di crescita.

dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: vitadamamma.com