La maggior parte delle donne, nella nostra cultura, si sente prima una mamma e poi una donna che lavora.
Molte donne si sentono in colpa per non trascorrere abbastanza tempo con i loro figli.

Prima di tutto è importante evidenziare che i bambini di mamme lavoratrici fanno altrettanto bene nella vita di bambini le cui mamme non lavorano. La presenza continua della mamma non è di per sé un indice di benessere.

Come dico sempre, non è il tempo che fa la differenza, ma la qualità del tempo passato insieme.

Per sedare i sensi di colpa delle mamme lavoratrici, suggerisco spesso “quando torni da lavoro non pensare prima alla casa; quando spazzoli i capelli di tua figlia cerca di essere davvero in contatto con lei; lascia bigliettini con piccoli messaggi nella merenda a sacco per la scuola; lascia il computer o il cellulare fuori dalla porta”. Rituali come questi aiutano i bambini a sentirsi al sicuro, amati e considerati. Ovviamente tutto questo vale anche per i papà! 😉

Ci sono donne molto impegnate in lavori extra-familiari che ottengono grande gratificazione dal sentirsi impegnate e utili. Tutto questo non è sbagliato. Cerco sempre di motivare le donne ad essere socialmente attive, andare fuori, occuparsi di problemi concreti come quelli della propria città.

Tuttavia non dimentico mai di parlare dell’importanza della prima infanzia: è importante fare tutto il possibile per passare un buon tempo con i propri figli prima dei 5 anni. I genitori sono l’universo del bambino, i suoi punti di riferimento, tutto quello che accade nella prima infanzia ha un valore quasi sacro.

Non c’è niente di più importante di quello che accade nella mente del bambino nei primi anni della sua vita.

Ci sono persone che sono profondamente motivate a cambiare il mondo in cui vivono perché dopo essere diventati genitori sentono la responsabilità di consegnare ai loro figli un mondo migliore.

Bisognerebbe però anche pensare che il mondo di domani sarà fatto dai nostri figli. Uno dei compiti più importanti che abbiamo per il futuro del mondo è quello di consegnargli uomini e donne migliori di noi.
E questo sarà possibile quanto più saremo capaci di stare accanto ai nostri ragazzi per aiutarli a crescere in modo sano.