Estate: momento di crescita. Perché togliere il pannolino, o il ciuccio, o imparare a fare da soli, significa diventare più grandi, e spesso questa è una tappa a cui dedicare tempo e pazienza. Ecco perché la vacanza è perfetta a questo scopo.Nella saggezza delle nonne ricorre questa convinzione: un po’ per il caldo (che agevola nel caso di pipì addosso) un po’ per il fatto che in vacanza la famiglia si riunisce, l’estate è il momento in cui ci si può dedicare all’autonomia del bambino.

E’ una sfida, una tappa difficile, ma concordo con l’opportunità insita in questo periodo dell’anno. Per crescere, infatti, non è solo indispensabile “comprendere“, ma anche “imitare“: assodato che ci sia la maturazione fisica per completare alcune tappe della crescita, avere accanto mamma e papà ed osservarli più a lungo nelle loro abitudini può essere molto istruttivo.

Si dice spesso, infatti, che “i bimbi in vacanza crescono”: tornano più alti, più abbronzati, più capaci di fare da soli, perché c’è il tempo di sperimentare, di provare, di fare tentativi.

Anche insegnare loro a mangiare da soli, o a lavarsi e vestirsi in autonomia, sono attività cui ci si può dedicare durante le ferie: i primi tentativi non saranno perfetti, ma non c’è lo stress dell’orario d’ufficio o scolastico, e se anche all’inizio avranno bisogno di molto tempo non sarà una cosa grave.

E’ importante non deridere mai il bambino se non riuscirà subito, ai primi tentativi: crescere è difficile, ed essere maldestri è naturale. La nostra tolleranza (anche nei confronti dei piccoli guai e fallimenti a cui andranno incontro) li renderà, in compenso, più fiduciosi e sicuri.

dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: tuttovacanze.wordpress.com