Il rispetto degli animali domestici si impara da piccoli. Lo so che la mia voce non sarà che una fra un miliardo, eppure sento il bisogno di spendere qualche ulteriore parola su questo argomento.

La condanna dell’abbandono degli animali domestici è solo apparentemente scontata perchè leggendo i dati degli abbandoni,  le cifre raccontano altre storie.

Intanto vi racconto la mia.

Il rispetto degli animali domestici: una questione di famiglia

Il mio gattone Artù sta diventando vecchietto e ciò non ci permette più gli spostamenti estivi che pianifichiamo soprattutto in relazione alle sue esigenze. Questa estate mio figlio si è dovuto rendere conto anche del “sacrificio” che avere un animale comporta; ma considero questa situazione costruttiva, perché il limitare e modificare le proprie esigenze in relazione al nostro animale domestico permette di mettere un altro tassello nella costruzione del rispetto dell’altro, in ogni forma in cui l’altro si manifesta.

E’ bello avere un animale in casa ma questo richiede un impegno costante e imprescindibile. Il rispetto degli animali domestici attiene a tutti i componenti della famiglia. Siano essi adulti o bambini.

Torno su questo argomento perché tanti amici di Emanuele che frequentano la nostra casa e vedono il nostro gatto, poi chiedono con insistenza ai loro genitori un gatto, piuttosto che un cane, un criceto, un pappagallino.

Scegliere di avere un animale domestico è una responsabilità

A questi genitori, faccio presente che il proprio animale diventa parte della famiglia, con tutti gli impegni e i benefici che questo comporta. Questi genitori sono tentati di accondiscendere alle pressanti richieste dei propri figli ma non sempre si rendono realmente conto di cosa avere un animale comporti, soprattutto in un contesto sociale in cui le mamme si devono dividere fra mille impegni (lavorativo, domestico, relazionale, ecc) e l’accudire anche un animale diventa un peso piuttosto che una dimostrazione di affetto.

Un animale per amico

Per questo il mio invito è quello di pensarci non una, ma cento volte prima di regalare un cucciolo ai propri figli, anche se ciò che quel cucciolo sarà in grado di dargli è veramente qualcosa di incommensurabile.