Lo svezzamento è una tappa fondamentale nella crescita del bambino. Le mamme lo sanno, e spesso vivono questo momento, soprattutto col primo figlio, con un carico di dubbi, incertezze, domande. Oggi proviamo ad affrontare l’argomento svezzamento partendo dalle indicazioni del Ministero della Sanità.

Che cos’è lo svezzamento

Cominciamo col capire cosa sia lo svezzamento del bambino.  Lo svezzamento, chiamato anche divezzamento, è quel momento nella vita del neonato in cui si passa dalla alimentazione esclusivamente a base di latte (materno o artificiale) a un’alimentazione prima semi solida, poi solida. Lo svezzamento è il passaggio del neonato dall’allattamento alla alimentazione “da grande”.

Quando iniziare lo svezzamento

Se ai tempi delle nostre mamme e nonne si cominciava a parlare di svezzamento a partire dal 4 o 5 mese, ora l’Organizzazione mondiale della sanità e il Ministero della salute affermano che lo svezzamendo debba essere iniziato a partire dal 6° mese di età del bambino, da quando in pratica cominciano a spuntare i dentini.

Prima del sesto mese è fortemente consigliato l’allattamento esclusivo (seno o artificiale)

Le indicazioni del Ministero della salute non offrono, come comprenzsibile, una data specifica per tutti i  bambini, ma danno un’indicazione di massima riguardo a quando far partire lo svezzamento. Ogni bimbo è a se stante ed è bene che l’introduzione dei cibi solidi sia fatta partendo innanzitutto dalle sue esigenze particolari, coordinandosi quindi con il proprio pediatra.

Come comportarsi con l’allattamento al seno

Con lo svezzamento il bimbo comincia lentamente a staccarsi dal seno della mamma. Lo fa lentamente, una mamma che allatta al seno non deve temere: se può, se lo desidera, è possibile (e raccomandabile) continuare ad allattare.

 L’importamza di continuare l’allattamento al seno per il bambino

Secondo le indicazioni del Ministero della sanità, l’allattamento al seno protegge il bambino da infezioni gastrointestinali e da tutta una serie di malattie, tra le quali si contano (pare) anche i tumori pediatrici come la leucemia e i linfomi.

Anche la mamma trae vantaggio dall’allattamento al seno

Si riducono il rischio di tumore al seno e all’ovaio, il rischio di osteoporosi e di diabete mellito di tipo 2

Visto quando iniziare e come comportarsi con l’allattamento al seno, approfondiamo cosa introdurre nel divezzamento, e in che ordine.

svezzamento del bambino

In quale ordine vanno introdotti gli alimenti

Ogni pediatra saprà dare le indicazioni più adatte per il bambino, ma per avere il quadro generale dell’introduzione degli alimenti nella dieta del neonato, vediamo quali sono  le linee guida del Ministrero dela sanità

Il passaggio dall’allattamento ai cibi solidi è solitamente graduale. Prima di tutto si parte da un’alimentazione più liquida, costituita prevalentemente da brodo vegetale, crema di cereali e carne liofilizzata, per passare gradualmente a cibi più solidi.

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Come introdurre gli alimenti durante lo svezzamento

Se un tempo i pediatri erano soliti lasciare alle mamme un calendario molto rigido, in cui erano segnati in sequenza gli alimenti da inserire a seconda dei mesi, se un tempo le mamme erano spinte a seguire questo calendario con la raccomandazione di non sgarrare per non rischiare di creare allergie nei bambini, ora le cose sono un po’ diverse.

Recenti ricerche hanno infatti evidenziato che non esistono correlazioni tra alimenti introdotti troppo presto e insorgenza di allergie.  Ecco perché al momento il calendario dello svezzamento non è più così rigido. La soluzione migliore per capire cosa introdurre nella dieta dei bambini è quella di rapportarsi col proprio pediatra, che conosce il bambino e le abitudini dei genitori.

Noi qui vedremo le indicazioni generali

svezzamento pappa

Schema dello svezzamento

Frutta

Si comincia con mela, pera, banana e prugna. Si prosegue con albicocche e pesche (a partire dal sesto mese), arance e mandarini spremuti a partire dall’8° mese, e poi intorno all’anno si possono far provare anche kiwi, fragole, anguria, melone, frutta secca, fichi

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Verdura

Si comincia con zucchina, patata, carota, zucca e a seguire con insalata, finocchi, spinaci, cavolfiore, porro, cipolla, fagiolini. Il pomodoro, privo di buccia, si può introdurre dopo i 10 mesi e dopo l’anno anche melanzane e carciofi

Cereali

Riso, mais e tapioca sono i cereali che si utilizzano, in crema, per le prime pappe. A seguire le pappe si possono anche variare con creme multicereali (più saporite). A partire dai 7 mesi si può introdurre la pastina: prima minuscola (sabbiolina), poi piccola e infine media. Il farro e l’orzo possono essere introdotti dai 12 mesi

Formaggi

Un tempo il primo formaggio introdotto era il parmigiano, che oggi non è più così consigliato vista  l’elevata quantità di sale. Meglio cominciare con formaggi meno salati e meno grassi. A partire dal 7° mese si può introdurre la ricotta e con l’8° altri formaggi come la crescenza, la caciotta, il caprino

Carne

Si comincia con coniglio, tacchino, pollo, agnello, manzo liofilizzati. Poi si può continuare con gli stessi alimenti omogeneizzati e infine cotti a vapore e frullati. Dopo i 12 mesi si può anche introdurre la carne di maiale. Gli affettati piacciono ai bambini, ma bisogna fare attenzione a non eccedere e a scegliere prodotti senza polifosfati.

Pesce

I primi pesci da introdurre, intorno all’ottavo mese, sono i pesci dalle carni bianche e magre come merluzzo, sogliola, trota, platessa, nasello, coda di rospo. Lo storione, ad esempio, è un ottimo pesce per lo svezzamento perché facilmente digeribile, dal sapore delicato, ricco di proteine e di Omega 3.

Altri alimenti

Uovo: si comincia con il tuorlo a 9 mesi, e dopo l’anno si può dare l’uovo intero

Legumi: a partire dagli 8 mesi

Olio Extravergine d’Oliva: si può usare (di qualità) subito nelle prime pappe dello svezzamento

Yogurt: per merenda a partire dai 7 mesi si può dare lo yogurt intero

L’acqua durante lo svezzamento

Se durante l’allattamento il bambino non ha bisogno di altri liquidi, con lo svezzamento si può cominciare a introdurre anche l’acqua.  All’inizio, quando la dieta del bebè è costituita da frutta, pappe liquide e poppate l’acqua è quasi superflua, e la si può introdurre a piccoli sorsi per cominciare ad abituare il bebè. Più lo svezzamento diventa a base solida, maggiore è la necessità di integrare con i liquidi. L’acqua è la soluzione migliore. Non sono necessari altri liquidi come le tisane o i succhi di frutta.

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mamma dà la pappa al bambino

Cosa evitare durante lo svezzamento

Ci sono alimenti da evitare durante lo svezzamento? Sì, sono quegli alimenti che potrebbero compromettere il benessere del bambino, o che potrebbero predisporlo al sovrappeso.

Evitate quindi:

  • Il sale: non aggiungetelo alle pappe, è contenuto già in alcuni cibi come i formaggi.
  • Lo zucchero: anche in questo caso è bene non abituare il bambino agli alimenti dolci, perché lo zucchero può provocare la carie e predisporre al sovrappeso

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Calendario dello svezzamento

Come vi abbiamo accennato poco sopra, lo svezzamento di oggi non è più sottoposto a regole rigide come un tempo, sia per quanto riguarda ciò che bisogna introdurre, sia per ciò che riguarda la suddivisione dei mesi.  Vediamo comuque a grandi linee quali sono le tappe fondamentali del divezzamento del bambino, per chi decide di seguire lo svezzamento classico

4° – 6° mese: prima del sesto mese è bene portare avanti l’allattamento esclusivo al seno, senza introdurre nulla, a meno che non sia il pediatra stesso a consigliarvi di farlo per alcune ragioni particolari. Intorno al 5° mese potreste cominciare a fare assaggiare la frutta al vostro bimbo. Col sesto mese si può partire con  la pappa fatta con brodo vegetale (acqua, carota, patata, zucchina), crema di riso (o di mais e tapioca), liofilizzato di carne (coniglio o agnello) ì, olio extravergine di oliva.

Dopo le prime pappe con il solo brodo vegetale, la crema e la carne liofilizzata, si può cominciare a passare un po’ di verdure, usare l’omogeneizzato (o a cuocere a vapore e frullare la carne)

7° – 8° mese: in questi mesi si cominciano a introdurre altre verdure per il brodo: zucca, sedano, finocchi, erette, la carne (o il pesce) possono essere sostituiti a volte anche da formaggio. Anche per quanto riguarda la frutta si possono aggiungere pesche e albicocche

8° – 9° mese: in questi mesi si possono aggiungere il tuorlo dell’uovo e i legumi, il pesce, alcuni formaggi come la crescenza, le arance e i mandarini spremuti

10° mese: il bebè può mangiare il pomodoro, senza pelle. La carne cucinata al vapore, a volte del prosciutto cotto, si può fare una pastina un po’ più grossa e si può aggiungere anche un cucchiaino di parmigiano.

Dai 12 mesi: con l’anno il bimbo può arrivare a mangiare un po’ di tutto. Potete cominciare ad abbandonare le creme di cereali e ad alternare riso a pastina, fino ad arrivare alla pasta di formati simili a quelli degli adulti. Con il primo anno di età il bimbo può anche cominciare a bere il latte vaccino.

Dai 2 anni di età: la dieta del bambino dai due anni in avanti dovrebbe essere la più varia possibile. Fategli assaggiare frutta e verdura, sbucciandola e tagliandola in modo che lui possa mangiarla in autonomia. Senza però rischiare di soffocarsi.

pappa per svezzamento neonato

Svezzamento naturale

Lo svezzamento naturale rispetto a quello tradizionale ha un calendario meno rigido e più libero: al bambino vengono proposti assaggi di cibo, pur rispettando sempre una certa gradualità nell’introduzione degli alimenti. Niente pappa, il bebè assaggia tendenzialmente ciò che mangiano mamma e papà.