La maionese in gravidanza è uno di quei cibi a cui una donna deve prestare particolare attenzione.
La ragione la presenza delle uova.
Quale maionese scegliere?
La maionese in gravidanza è fortemente sconsigliata perché generalmente viene preparata con uova crude che potrebbero causare la trasmissione della salmonella.
In particolare la maionese fatta in casa con uova fresche, magari di origine non controllata, che suppur con proprietà organolettiche superiori, rappresenta un rischio molto alto di contrarre l’infezione batterica.
Uova pastorizzate
L’unico modo per mangiare la maionese senza rischi è assicurarsi che le uova siano pastorizzate.
Nei prodotti industriali questo procedimento è garantito dalla legge sulla sicurezza alimentare.
Con la pastorizzazione infatti la carica batterica degli alimenti viene abbattuta, permettendo a chiunque un consumo in totale sicurezza.
Maionese senza uova
Per evitare preoccupazioni durante la gravidanza e non rinunciare al piacere di una gustosa salsa, è possibile scegliere anche ricette di maionese prodotta senza uova.
Vi suggeriamo questa ricetta di Marco Bianchi leggera, buona e senza nulla da invidiare alla ricetta tradizionale.
Che cos’è la salmonella?
La Salmonella è un batterio che ha come habitat il tratto intestinale dell’uomo e degli animali e la sua diffusione nell’ambiente avviene attraverso le feci.
Può contaminare l’acqua o gli alimenti raggiungendo cariche elevate.
Se ingeriti, gli alimenti contaminati possono causare la salmonellosi. Come abbiamo già visto le uova possono essere veicolo di infezione.
Quali sono i sintomi
I sintomi dell’infezione si manifestano come gastroenterite, diarrea, febbre e dolori addominali, solitamente ha un decorso benigno senza bisogno di assumere farmaci.
Se viene contratta durante la gravidanza, l’infezione può causare:
- febbre
- apporto di ossigeno ridotto alla placenta
- alterazioni metaboliche che possono compromettere lo sviluppo del feto.
- nei casi più gravi, può portare ad aborto o a parto prematuro.
Come avviene l’infezione
La Salmonella infetta l’uomo principalmente per via alimentare, in seguito all’ingestione di alimenti contaminati in cui il batterio si è moltiplicato fino a raggiungere una carica infettante tale da scatenare la malattia.
L’alimento può essere contaminato in diversi modi:
- perché deriva direttamente da animali infetti;
- perché inquinato da soggetti infetti (portatori sani che non presentano i sintomi della malattia);
- oppure ancora per cross-contaminazione da contatto fra alimenti crudi in cui è presente il batterio o utensili sporchi da cucina con alimenti pronti per il consumo.
Meno frequente è il caso in cui la salmonellosi si trasmette per contatto diretto con persone infette.
Di solito l’infezione si manifesta dopo circa 12-72 ore dall’ingestione dell’alimento contaminato ed ha un decorso che va dai 4 ai 7 giorni.
Altri alimenti a rischio di trasmissione della salmonella
Gli alimenti che sono più spesso implicati in casi di salmonellosi oltre alle uova crude e poco cotte sono:
- il latte crudo e i prodotti o i formaggi da esso derivati;
- la carne cruda o poco cotta, specialmente quella di pollo e tacchino, gli insaccati freschi come le salsicce e gli stagionati come i salami di origine suina;
- i frutti di mare.