Le uova in gravidanza possono essere mangiate?

Come è preferibile cucinarle per ridurre i rischi legati al loro consumo?

Vediamolo insieme.

Uova: solo ben cotte

In gravidanza è sconsigliato il consumo di:

  • uova crude,
  • uova poco cotte,
  • prodotti derivati con uova non pastorizzate o crude.

In particolare è meglio evitare di mangiare:

  • uova all’occhio di bue,
  • uova alla coque,
  • tutte le preparazioni a base di uovo crudo fatte in casa senza pastorizzazione, come la maionese e il tiramisù.

Nessun rischio invece per le uova cotte o i prodotti a base d’uovo ottenuti industrialmente, poiché solitamente vengono pastorizzati.

Le uova crude possono rappresentare un rischio per il contagio della Salmonella.

Va ricordato che i prodotti a base di uova crude sono pericolosi anche dopo il congelamento.

I batteri possono moltiplicarsi durante lo scongelamento.

Occorre poi fare particolare attenzione alle cross-contaminazioni di uova già cotte con prodotti di origine animale crudi oppure alle cross-contaminazioni di uova crude con alimenti pronti al consumo, utensili e superfici di lavoro.

Uova

Come cucinare le uova in gravidanza

Le donne in gravidanza possono consumare le uova ben cotte. Anche quelle freschissime e del contadino – per capirci.

Solo la cottura elimina ogni problema uccidendo i germi eventualmente presenti. Il calore sopra i 70 gradi distrugge gli eventuali batteri delle salmonelle.

Le mamme che non hanno problemi di sovrappeso e di colesterolo alto possono mangiare l’uovo intero.

Mentre le donne che devono fare scorta di proteine ma controllare grassi e calorie è meglio che optino per il solo albume che può essere cucinato in diversi modi.

Le uova in gravidanza (sia albume che tuorlo) possono essere consumate:

– sode

– in frittata

– al tegamino

Frittata uova in gravidanza

Quante volte possono essere consumate le uova?

La razione giusta per sfruttare al meglio le proprietà nutritive di questo alimento è da 2 a 4 uova la settimana.

Le uova vanno sempre acquistate controllando la data di scadenza e la provenienza.

Le uova infatti si deteriorano con estrema facilità e le tossinfezioni crescono in misura proporzionale all’invecchiamento.

Quale uova scegliere?

Le uova non sono tutte uguali.

In commercio ne esistono di alcuni tipi:

  • categoria Extra: sono le migliori rimangono di categoria extra sino a 9 9 giorni dalla deposizione o a 7 giorni dall’imballaggio, dopo di che vanno considerate di categoria A, come qualsiasi altro uovo fresco.
  • categoria A.

Il codice di tracciabilità

Ogni uovo in commercio possiede un codice formato da 5 gruppi di simboli che identificano, a partire da sinistra:

  • la tipologia di allevamento,
  • la nazione di produzione,
  • il codice ISTAT del comune di produzione,
  • la provincia
  • il codice univoco dell’allevamento dove la gallina ha deposto l’uovo.

Ad esempio il codice: 2 IT 733 MI 007 identifica l’uovo deposto da una gallina allevata a terra (0=biologico, 1=aperto, 2=a terra, 3=in gabbia), in Italia, nel comune ISTAT-733, posto in provincia di Milano, nell’allevamento cui è stato assegnato il codice univoco 007.

Uova in gravidanza

Come si riconoscono le uova fresche?

L’uovo fresco oltre che dalla data di scadenza si riconosce dal suono.

Se scuotendolo si avverte un movimento all’interno significa che non è fresco.

Per una ulteriore conferma, lo si può immergere in acqua e sale (100 g di sale in un litro d’acqua).

L’uovo vecchio tende a galleggiare a causa della camera d’aria (il piccolo spazio vuoto che si forma tra l’albume e un’estremità del guscio e che si nota sgusciando le uova sode) ingranditasi col passare del tempo.

Inoltre anche l’osservazione diretta “del contenuto” fornisce informazioni sullo stato di freschezza.

Se, aprendo l’uovo in un piatto, l’albume si presenta acquoso e giallastro e il tuorlo appare piatto, con tendenza a rompersi facilmente, l’uovo non va consumato.

Come conservare le uova

Le uova vanno sempre conservate in frigorifero. Le basse temperature permettono di prolungarne la freschezza e di rallentare la moltiplicazione e il passaggio dei germi presenti sul guscio.

L’ideale è tenerle ben protette nel loro imballaggio originale, posizionandole sui ripiani più bassi del frigo, in modo da evitare il contatto con altri alimenti.

L’uso degli scomparti portauovo nel frigorifero non è consigliabile, perché dai gusci potrebbero diffondersi particelle contaminanti all’interno del frigo.  I

In ogni caso, un errore da non commettere è quello di lavare le uova prima di riporle.

Lavandole, infatti, perdono quella naturale pellicola di sostanza mucosa che le ricopre e le protegge dall’ingresso dei microrganismi.