Le emorroidi in gravidanza sono un disturbo molto fastidioso che interessa alcune donne.

In particolare iniziano a soffrire di emorroidi donne che sino a prima di rimanere incinta non avevano mai avuto tale problema.

Le cause

Questo succede perchè la pressione esercitata dall’utero che si ingrossa e cresce blocca il flusso sanguigno nella zona pelivica. I tessuti quindi perdono elasticità e questo processo favorisce la formazione delle emorroidi.

Le emorroidi sono dei rigonfiamenti simili a cuscinetti costituiti da vasi sanguigni, fanno parte del sistema di vene che circonda l’ano e contribuiscono al funzionamento del meccanismo di contenimento delle feci.

 La tipologia

Le emorroidi possono essere distinte in 4 livelli:

1° grado: sono interne al canale anale e non danno particolare fastidio o dolore. Di rado sanguinano;
2° grado: se la pressione del sangue, aumenta, magari in seguito a uno sforzo muscolare, le emorroidi possono aumentare di volume. Se lo sforzo cessa, a questo stadio, anche la grandezza delle emorroidi si riduce ed esse rientrano nel canale anale;
3° grado: si ha una fuoriuscita spontanea delle emorroidi dal canale anale. In questo caso è probabile che sia necessario farle rientrare all’interno manualmente;
4° grado: a questo punto le emorroidi si trovano completamente all’esterno del canale anale e non le si può far rientrare manualmente.

I rimedi

Per alleviare il disturbo delle emorroidi in gravidanza consigliamo:

  • riposare almeno un’ora al giorno con i piedi e i fianchi sollevati;
  • dormire con le ginocchia piegate in posizione laterale;
  • mangiare cibi ricchi di fibre (verdura e frutta, cereali, legumi);
  • bere molta acqua durante il giorno (almeno due litri);
  • non stare seduta per periodi molto lunghi;
  • ricorrere alla medicina omeopatica. Leggi il nostro speciale dedicato proprio a questo argomento;
  • mettere dei sacchetti di ghiaccio o dei pezzetti di cotone imbevuti di amamelide nelle zone interessate;
  • applicare localmente una pomata all’iperico  per favorire rapidamente la stimolazione venosa eontemporaneamente lenire e ridurre il dolore.