Nei giorni finali della gravidanza insieme a piccole perdite di sangue si espelle anche del muco, il tappo mucoso.

Si tratta di un segnale che non deve allarmare la futura mamma.

La perdita di muco striato di sangue non significa che il travaglio sta per cominciare ma che nei giorni seguenti sicuramente il bambino nascerà.

Si può perdere il tappo anche una settimana prima del parto.

Che cos’è?

Il tappo mucoso chiude ermeticamente l’utero.

La sua formazione comincia nei primi mesi della gravidanza.

Le ghiandole mucose del collo dell’utero producono il muco per proteggere l’utero e quindi il bambino.

Nel corso dei 9 mesi della gravidanza lo strato di muco diventa sempre più spesso e denso sino a formare il tappo mucoso.

Come si rompe

Nelle ultime settimane di gravidanza, il tappo mucoso comincia a sciogliersi e a fuoriuscire.

La perdita del tappo mucoso può avvenire più o meno velocemente, ed è facile non accorgersi che sia avvenuta.

La prima parte del tappo, quella più esterna, viene espulsa senza che nemmeno ce ne si accorga perché assomiglia a una normale secrezione vaginale.

La parte finale, invece, è  densa e striata di sangue rosso vivo, e viene espulsa poco prima del travaglio a causa della rottura dei capillari della cervice uterina.

Il colore

Il colore che contraddistingue il tappo mucoso è generalmente il bianco con delle striature rossastre.

La consistenza trattandosi di muco è gelatinosa.

La presenza di tracce ematiche può essere più o meno abbondante e come abbiamo detto in precedenza dipende anche dalla rottura dei capillari nel collo dell’utero.

Occorre prestare attenzione solo se si presenta di colore giallo e si caratterizza per un forte odore. In questo caso potrebbe essere in corso un’infezione ed è quindi meglio andare subito in ospedale.