Perché darsi tempo dopo il parto è una strategia intelligente ed efficace.

Il corpo si trasforma per tutta la vita, anche quando pensiamo di essere “fermi”.

Lo sviluppo umano e la crescita della persona, per tutta la vita, avvengono attraverso il contatto con cose o persone, che avviene attraverso i sensi, la pelle, il corpo. Ogni nostra esperienza passa attraverso il corpo. Nasciamo in un corpo di donna, e le nostre prime esperienze di “scambio” ebbero origine da questi “contatti”.

E’ importante curare la consapevolezza.

La gravidanza è un momento di crescita: la personalità si arricchisce e si completa, è come se si superasse uno “stadio di sviluppo”. Cambiamenti corporei rapidi, talvolta spiazzanti.

In questa fase la trasformazione fisica è più evidente ma anche rapidissima, e talvolta sembra prescindere da noi o dalla nostra volontà.

Più riusciamo a restare in ascolto di questa trasformazione dirompente (che riguarda il nostro “dentro” ma anche il nostro “fuori”), e più il processo sarà integro e sano per la nostra esperienza.

Ma per quanto questo cambiamento sia rapido ed evidente, alcuni processi emotivi ad esso correlati richiedono un tempo più lento per poter essere”digeriti” ed assimilati: è normale, comune a tutti.

Avere un corpo nuovo non è solo un cambiamento fisico, ma anche mentale.

Si dice che partorire significa rinascere, e in particolare rinascere madre: a questo corrisponde una nuova struttura di personalità, dei nuovi compiti, un nuovo modo di percepire se stessi e le proprie relazioni… e tutto questo significa, naturalmente, avere un corpo nuovo.

Un corpo che non è niente di più o niente di meno: il corpo di una donna dopo il parto è semplicemente un corpo diverso, e non nella forma, ma soprattutto nel modo di stare nel mondo.

Inutile pensare che nulla cambierà.

L’accettazione del proprio cambiamento fisico va di pari passo con altri vissuti, che riguardano la propria esperienza di maternità, ma anche, in qualche misura, la propria storia più antica.

Inutile pensare “nulla sarà più come prima”.

Non esiste un tempo precostituito per il ritorno alla forma ottimale post-parto, ma esiste piuttosto un tempo personale e soggettivo, che ciascuna donna costruisce a sua misura.

E’ giusto che ciascuno segua il tempo che gli appartiene, per il semplice motivo che soltanto quello è il tempo che va bene per noi stessi.

Trovare il giusto tempo (che non significa rassegnarsi al “decadimento” della forma fisica, né appremurarsi a voler tornare quel che si era prima cancellando la trasformazione fisica appena avvenuta), significa concedersi lo spazio mentale ed emotivo per assaporare le trasformazioni che fanno parte della vita, e del nostro corpo in una nuova vita.

Tre consigli per il post parto:

  1. Abbiate fiducia nel vostro corpo: rinnegarlo significa soltanto perdere la capacità di contatto con se stessi e con quello che ci circonda. Vivere le sensazioni del corpo in modo distaccato rischia di portarci verso vissuti depressivi o sintomi psicosomatici che esprimono il nostro disagio.
  2. State nell’esperienza presente: inutile desiderare il ritorno del passato o temere il futuro. Nel momento in cui saremo in grado di accettare la trasformazione di ciò che è stato e non sarà più, ma anche di accettare ciò che adesso è nuovo, le esperienze ci renderanno persone migliori.
  3. Non perdete il contatto con il vostro corpo: restate in ascolto delle sensazioni (toccare la vostra pancia, ascoltare il vostro respiro, muovervi nel mondo).

Accarezzare il pancione è un gesto naturale in gravidanza, ma può rivelare emozioni intense anche dopo: quando diventa “disabitato” e conserva l’impronta dell’essere stato “culla della Vita”.