Esiste un metodo che consente di individuare con una certa precisione il momento dell’ovulazione: si tratta del , di cui vi voglio parlare oggi. Vi servirà un termometro, meglio se specifico per la misurazione della temperatura basale, perché più preciso. Dovete tenerlo sul comodino e misurarvi la temperatura tutte le mattine alla stessa ora, appena sveglie, prima di intraprendere qualunque attività. La temperatura va misurata per via orale, rettale o vaginale, comunque sempre nello stesso modo nell’arco del mese. Dovrete fare in modo di non variare mai né l’ora, né il termometro utilizzato per la misurazione.

Potete cominciare a misurare la temperatura il primo o il terzo giorno del ciclo e annotarla su un grafico, . Osserverete che nella prima parte del ciclo la temperatura si mantiene stabile, per abbassarsi leggermente per un giorno, e quindi salire a una temperatura leggermente superiore rispetto a prima. L’abbassamento spesso è così lieve che non si registra, ma noterete sicuramente un arresto e poi un aumento di temperatura. L’ovulazione si situa proprio tra l’abbassamento e il successivo aumento di temperatura. La temperatura mantiene poi questo leggero aumento fino all’arrivo del nuovo ciclo, quando ridiscende. In caso di gravidanza, invece, si mantiene alta.

Dopo un paio di mesi di rilevazioni saprete anticipare attraverso la temperatura basale il momento dell’ovulazione, e, se cercate una gravidanza, potrete fare in modo di avere rapporti nei due giorni che precedono l’ovulazione, i giorni in assoluto più fertili.

Esistono naturalmente una serie di fattori che possono falsare la misurazione della temperatura: la presenza di squilibri ormonali si manifesta subito tramite anomalia della curva termica. Ma anche una semplice febbre o un raffredore possono variare la curva. Occorre inoltre avere dormito per almeno tre ore senza interruzioni, prima di prendere la misurazione, non avere bevuto alcool, né preso stupefacenti o farmaci anoressanti la sera prima, non essere agitati emotivamente o mentalmente, non cambiare mai né termometro né orario per la rilevazione, non usare sacco a pelo o coperta termica.

Servono insomma una grande precisione, regolarità e metodicità, tutte qualità in me un po’ carenti, ragione per cui, pur trovando il metodo interessante – non solo per rimanere incinta, ma anche per posticipare una gravidanza, anche se con dei rischi – non sono mai riuscita ad applicarlo. E voi ci avete mai provato? Con successo?

In questo interessante video, in inglese, potete ascoltare informazioni su come interpretare il grafico della vostra temperatura basale.

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Immagine: www.digilander.libero.it