Molti genitori mi chiedono del perché i loro figli sembrano mancare di estroversione. Altri invece sono adulti esitanti, che rimandano scelte e decisioni. Vediamo cosa hanno in comune questi atteggiamenti.

Sembra una vecchia storia quella di dar la colpa ai genitori di quello che si diventa. Di certo non sarà una cosa che vi suonerà come rivoluzionaria.

La ricerca sui nessi tra lo stile genitoriale e l’indecisione risale agli anni ’80. E’ stato dimostrato che i bambini con genitori troppo critici o troppo esigenti possono imparare ad evitare le attività, piuttosto che rischiare il fallimento.

I figli di genitori autoritari (che esprimono il calore con difficoltà e che tendono ad volere tutto sotto controllo) tendono a postergare le attività e le decisioni.

Negli anni ’90 la ricerca ha aggiunto che alle alte aspettative dei genitori oggi si aggiungono le critiche di un “perfezionismo socialmente accettato” che è quello che muove le dinamiche dell’ambizione e del successo.

Lo stile genitoriale è correlato alla costruzione della propria identità: è attraverso i feedback che riceviamo che ci costruiamo un immagine di noi stessi come di persone efficaci o incapaci.

Il fatto è che i genitori molto esigenti spesso non si accorgono di esserlo. E’ come se le aspettative facessero da sfondo all’esperienza. Solitamente c’è un atteggiamento che riguarda l’attesa che i figli obbediscano alle richieste senza fare troppe domande (fiducia incondizionata).

Questo è correlato con lo sviluppo di personalità indecise, dal momento che è un atteggiamento che nega l’autonomia del bambino, le sue capacità critiche, e toglie valore a calore, affetto ed empatia che diventano secondari nella relazione.

L’effetto di genitori rigidamente autorevoli non si associa solo con l’indecisione, ma ovviamente anche con l’autostima.
In questo sembra avere un effetto diverso l’ordine di genitura, e anche l’autorevolezza materna o paterna.

Le madri e i padri hanno effetti diversi sullo sviluppo dei loro figli maschi o femmine. Si potrebbe ipotizzare che i padri agiscono più sull’indecisione, mentre le madri sull’autostima. Ciò che è chiaro è che i padri e le madri svolgono ruoli diversi nello sviluppo dei loro figli.

Uno stile autoritario di genitorialità ha conseguenze negative e aspettative non realistiche verso i propri figli fanno ottenere un effetto contrario a quello che il genitore in questione si aspetterebbe: quando fai sempre quello che ti dicono di fare non puoi interiorizzare il valore di un’azione o di un obiettivo, ma diventi dipendente da un controllo esterno. Quando resterai solo, quando sarai grande e dovrai fare da te, non sarai in grado di concentrarti verso il percorso da intraprendere.

Solo un approccio più democratico, che promuove l’indipendenza del bambino e coniuga ad essa il calore empatico, permetterà di raggiungere assertività e autonomia.

Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

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