Ho incontrato in rete molte storielle simpatiche che mamme, tate ed educatrici hanno inventato per aiutare il bimbo ormai grandicello a rinunciare al suo ciuccio. Quella che vi racconto oggi è solo un esempio che mi è sembrato rappresentativo sul senso del “raccontare una storia”.I bambini amano le favole, e spesso queste sono molto utili in un momento di transizione, soprattutto se il bimbo ha già una certa padronanza del linguaggio.

Abbandonare il ciuccio, quando già si è a buon punto nella dentizione, nello sviluppo della motorietà e del linguaggio, rappresenta anche rinunciare ad un proprio “oggetto transizionale”, che rappresenta per l’appunto ciò che è di aiuto in una transizione dalla dipendenza (dalla mamma) all’autonomia.

E’ per questo motivo che la rinuncia dev’essere “dolce e progressiva”, non brusca, ed il bambino dev’essere preparato. Ecco come possono aiutare le storielle.

C’è un albero in giardino (meglio se c’è veramente ed è visibile) che accoglie i ciucci di tutti i bambini quando questi diventano grandi. Ai suoi rami viene (realmente) appeso il ciuccio, e quando il bimbo lo dona all’albero, nella notte l’albero (la fatina, o chi volete voi) porta un dono al piccolo.”

In estrema sintesi la storia è questa, ma vuole essere solo un suggerimento che lascia libera la vostra creatività: potrà anche essere un ciuccio birichino che prende vita e si nasconde nella borsa della mamma che va a lavoro, o nella giacca di papà, e così via.

In questi casi, se il bimbo dovesse reclamare indietro il ciuccio (ma non di certo alla prima richiesta!), bisogna essere pronti ad intervenire: il ciuccio non può essere tolto dal ramo, perché ormai è dell’albero, serve a coprire i suoi rami dal freddo, ma potete avere un ciuccio nuovo da offrire al piccolo se è davvero disperato.

Sono strategie, e non esiste una regola generale: ogni tentativo va tarato sull’esigenza di vostro figlio.

Vi lascio anche una piccola bibliografia sui testi che sono stati scritti su questo argomento, sia per genitori che da leggere coi bambini (a partire da 1 anno).

  • Amant Kathleen, Anna dorme senza ciuccio, ed.Clavis, 2009 (€ 9,31)
  • Christine Naumann-Villemin, Marianne Barcilon, Il ciuccio di Nina, ed. Il Castoro (€12 circa)
  • Brigitte Weninger, Yusuke Yonezu, Ciao ciao ciuccio, ed. Nord-Sud, (€10)
  • Barbro Lindgren, Anch’io voglio il ciuccio!, ed. Babalibri 2004
  • Mark L. Brenner, Il Ciuccio, l’Orsetto, il Biberon e il Dito in Bocca (tutto quello che i genitori devono sapere sugli oggetti transizionali), ed. Bonomi 2006
  • Paola Perrone, Togliamo il ciuccio, ed. youcaprint 2016 (include 4 bellissime favole per accompagnare il bambino all’abbandono del ciuccio. Trovate il sito del libro a questo link).
dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta
foto: sba.rg.it