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Il tampone rettale è un esame diagnostico che si effettua gratuitamente in gravidanza per la ricerca dello streptococco del gruppo B.

Lo scopo è prelevare del materiale fecale che in seguito sarà analizzato in laboratorio.

Quando si esegue il tampone rettale?

Il tampone rettale viene normalmente eseguito due volte durante una gravidanza:

  1. La prima volta, nel periodo tra la quindicesima e la diciasettesima settimana per la ricerca di Clamidya, Gardenella Vaginalis, Mycoplasma, Listeria Monocytogenes, Streptococco.
  2. La seconda volta, nel periodo tra la trentaseiesima e la trentasettesima settimana, per ricercare lo Streptococco beta emolitico di gruppo B.

Tampone rettale gravidanza

I rischi dello Streptococco B

Lo Streptococco B è un microorganismo estremamente diffuso, comunemente presente nell’ambiente vaginale e solitamente innocuo.

Tuttavia, in gravidanza la situazione cambia drasticamente e la presenza nel canale dello Streptococco beta emolitico di gruppo B al momento del parto può causare nel nascituro infezioni, con conseguenze talora piuttosto gravi.

Il tampone rettale assiste nell’escludere questo rischio e nell’individuare potenziali sorgenti di Streptococco beta emolitico di gruppo B, consentendo di trattarle con terapie antibiotiche adeguate e sicure per il nascituro.

Come si effettua un tampone rettale

Il tampone rettale viene svolto sia in ospedale che negli ambulatori privati.

L’esame viene effettuato nel corso di una normale visita ginecologica. Alcuni ostetrici possono richiedere che anche il compagno chiamato ad assistere al parto si sottoponga allo stesso test.

Normalmente la preparazione consiste nell’evitare clisteri o lavaggi.

Per quanto concerne l’esecuzione stessa, il tampone rettale è un esame piuttosto semplice. Si utilizza un bastoncino sterile, molto simile ad un cotton fioc.

Il bastoncino viene inserito nel retto attraverso l’ano, ad una profondità di circa 2 – 4 centimetri.

Una volta estratto, il bastoncino è immerso nella provetta.

Tampone rettale gravidanza

Fa male?

Una delle più comuni preoccupazioni associate al tampone rettale è la possibilità di avvertire fastidio o addirittura dolore durante l’esecuzione dell’esame.

In realtà, il fastidio è minimo.

Nella maggior parte dei casi, grazie alla finezza dei materiali di cui è composto il tampone, l’esame risulta privo di qualsiasi sensazione dolorosa, così che la maggioranza dei pazienti non si accorgono nemmeno della sua immissione.

Se il test è positivo?

Il risultato positivo significa che c’è l’infezione da streptococco. La futura mamma non si deve preoccupare. Ma deve effettuare una terapia antibiotica prima del parto.

Il ginecologo saprà accompagnarvi anche in questo caso.