Nei precedenti articoli abbiamo parlato di tutti quei casi in cui i bambini si lasciano andare in comportamenti indisciplinati, o dicono le parolacce. Abbiamo discusso delle possibili cause, o, più che altro, di quali sentimenti possano provare i bambini quando si trovano in queste situazioni. Puntiamo oggi il nostro focus sul genitore, e cerchiamo di capire perché a volte sembra inevitabile perdere la pazienza.

Avete presente quando perdete le staffe vostro malgrado? Quando vi sembra di aver spigato le cose con calma cento volte senza ottenere niente? Quando attraversate quei periodi in cui basta poco per farvi arrabbiare con i vostri bambini?

Perdere la pazienza ogni tanto è inevitabile, e persino naturale, ma ci sono circostanze in cui entriamo in un circolo nel quale non vorremmo trovarci, e non sappiamo come uscirne.

Se siete persone che reagiscono con rabbia, “di pancia”, con scoppi improvvisi, o se siete persone che non mostrano molta flessibilità verso il vostro bambino, non potrete pretendere da lui un comportamento diverso: non prima di aver gestito il vostro bagaglio di sentimenti.

Ci sono alcune riflessioni che vi aiuteranno a diventare più consapevoli di voi stessi, e questo vi sarà utile a “disinnescare” la situazione, in modo da ottenere un cambiamento nei piccoli, ma soprattutto permetterà a voi di essere di reale aiuto per il vostro bambino.

Il mio suggerimento è: trovate qualcuno che possa ascoltarvi.
Semplicemente ascoltarvi, mentre parlate di ciò che accade dentro di voi quando perdete la pazienza.

Non avete bisogno di consigli. Avete bisogno di supporto e attenzione esclusiva da parte di qualcuno disposto ad ascoltare cosa c’è dietro la vostra perdita di autocontrollo.
Quello che provate è simile, o in qualche modo legato a quello che succede quando vostro figlio “diventa aggressivo” ed è arrabbiato.

Immaginiamoci un bambino che si esprime, non chiedendo in modo inequivocabile di essere aiutato, ma rendendosi davvero “insopportabile”, magari in un momento in cui noi siamo stanchi, preoccupati, o presi dalle nostre cose. Il comportamento del bambino è sempre una richiesta di aiuto.

La nostra rabbia, il perdere la pazienza, provengono certamente da un’esperienza che abbiamo portato avanti nella nostra storia.
In che senso? Provate a pensare.

Che tipo di linguaggio usavano i vostri genitori quando si arrabbiavano? Oppure, qual è la vostra storia con le parolacce ? Siete mai stati puniti severamente per aver detto parolacce? Come veniva accolta la vostra rabbia quando eravate bambini?

Queste domande sono solo degli esempi, ma sono importanti perché rispondendo loro è possibile mettere in contatto il vissuto di come vi siete sentiti da bambini, come siete stati trattati, i desideri di vicinanza che avete avuto, con il vostro vissuto attuale, con la necessità di attingere ad una carica di pazienza in più, o alla capacità di analizzare la situazione in modo più lucido.

Non fatelo da soli, davanti a questo monitor: provate a rispondere in presenza di qualcun altro, lasciatevi andare in questo racconto, e scoprirete cose che vi sorprenderanno. Una chiacchierata, un bel pianto o una risata vi aiuteranno a rilassarvi.

Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: antibiotic.ru