Arriva l’estate e… occorre fare più attenzione alla qualità di ciò che si mangia e beve! Proprio a causa del caldo e a una scorretta conservazione dei cibi la bella stagione può porta con sé l‘aumento del rischio di contrarre tossinfezioni alimentari.

I dati più recenti diffusi dall’European Food Safety Authority (EFSA) dicono che ogni anno in Europa oltre 40.000 persone sono vittime di intossicazioni alimentari. Con conseguenze differenti. Da semplici mal di pancia sino a infezioni batteriche e virali che possono provocare gravi complicazioni sino alla morte di chi ne è affetto. I maggiori responsabili sono i ceppi di Escherichia Coli. Batteri comuni all’intestino umano e animale e capaci di proliferare e contaminare sia la carne che il latte.

L’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano in collaborazione con la Federazione Italiana Medici Pediatri e la Società Italiana di Medicina Generale ha presentato in questi giorni, un prezioso decalogo con consigli e suggerimenti su come comportarsi ed alimentarsi correttamente d’estate. Un elenco di raccomandazioni da leggere e portarsi dietro soprattutto in vacanza, quando si tende a mangiare più spesso fuori casa e a non conoscere l’esatta origine dei cibi.

  1. Carne: acquistarla solo in negozi autorizzati alla vendita, che certificano la macellazione. Inoltre, è preferibile, consumare la carne ben cotta. Le alte temperature uccidono buona parte dei batteri responsabili delle infezioni (almeno 69°C). Attenti quindi alle cotture al sangue e ai carpacci.
  2. Pesce: comprare il pesce e i frutti di mare da attività commerciali che assicurano la freschezza e la qualità del pescato. Il pesce può essere mangiato crudo ma deve essere abbattuto prima di essere venduto. Sottoposto cioè ad almeno per 24 ore ad una temperatura di meno 20°C. Solo in questo modo i batteri e parassiti molto pericolosi per la salute, ad esempio l’anisakis vengono neutralizzati. I ristoranti che servono il pesce crudo sono obbligati per legge, ad averlo lasciato in abbattitore. I frutti di mare non vanno mai mangiati crudi se non sono certificati per quel tipo di consumo. Il limone non elimina i virus.Leggere quindi molto bene le etichette e chiedere informazioni su quanto si acquista o consuma.
  3. Frutta e verdura: lavare accuratamente la frutta e la verdura a prescindere da dove si è acquistata, con bicarbonato o altri disinfettanti alimentari.
  4. Acqua: Bere acqua in bottiglia quando non si ha la certezza che sia potabile.

  5. Uova: Lavare le uova solo prima di romperle, perchè potrebbero essere contaminate con invisibili parti di feci di gallina, veicolo della salmonellosi, ma non appena acquistate, perchè altrimenti si compromette la loro conservazione. Consumarle sempreben cotte e acquistarle da rivenditori certificati.
  6. Dolci e gelati: scegliere solo quelli ben conservati e conservarli sempre in frigo o in freezer. Quando si apre una vaschetta di gelato prendere la porzione di prodotto e rimetterla subito in freezer. Quando si acquistano, portarli subito a casa e metterli nel frigo o nel freezer e nel trasporto usare se possibile borse frigo.
  7. Poi valgono sempre le regole del buonsenso. Lavarsi bene le mani prima di toccare i cibi, tenere sempre puliti gli utensili e le superfici su cui si posano i cibi.
  8. Fare attenzione che sui cibi non si posino insetti come le mosche.
  9. Conservare i cibi in contenitori ermetici. I prodotti in scatola, una volta aperti vanno conservati in frigorifero.
  10. E i cibi sott’olio devono essere realmente coperti da questo liquido.