I vaccini sono costituiti da materiale antigenico, che induce la produzione di anticorpi. Virus e batteri hanno sulla loro superficie delle proteine che possono essere riconosciute dal sistema immunitario. Questo “riconoscimento” induce la produzione di anticorpi, che permettono di combattere efficacemente l’infezione. I vaccini sono in grado di indurre la produzione di anticorpi, ma non provocano la malattia.

Come nascono i vaccini?

Il termine vaccinazione deriva dal vaiolo vaccino. La storia delle vaccinazioni comincia nel 1796 con la geniale intuizione del medico inglese Jenner, che aveva osservato nelle mungitrici una malattia non grave, il vaiolo vaccino, che le rendeva immuni al vaiolo umano, che invece aveva una mortalità elevatissima. Dopo più di due secoli di ricerche e sperimentazioni, oggi abbiamo a disposizione vaccini efficaci e sicuri per molte malattie.

I vaccini sono sicuri?

Le vaccinazioni NON sono pericolose.

Negli ultimi anni si è diffusa una paura ingiustificata delle vaccinazioni, anche perché, proprio grazie alle vaccinazioni, non c’è più la percezione della pericolosità di alcune malattie. I vaccini che utilizziamo oggi sono molto sicuri. Gli effetti collaterali sono lievi e poco frequenti, un po’ di febbre, dopo uno o più giorni, sempre di breve durata, un piccolo gonfiore o un po’ di sonnolenza o di irritabilità. Reazioni più gravi sono possibili, ma davvero molto rare. Il rischio, quindi, è minimo, soprattutto se paragonato al rischio delle malattie che le vaccinazioni consentono di prevenire.

La vaccinazione anti morbillo NON è causa di autismo

Nel 1998 uno studio inglese, pubblicato su una nota rivista scientifica, suggeriva una correlazione fra l’autismo e la vaccinazione anti morbillo. Nessuno dei numerosi studi condotti in seguito ha confermato questa correlazione. L’autore di quell’articolo, riconosciuto colpevole di aver manipolato i risultati del lavoro per ottenere un vantaggio economico, è stato radiato dall’ordine dei medici e condannato in sede penale.

Esistono controindicazioni alle vaccinazioni?

Controindicazioni permanenti

Le controindicazioni permanenti sono poche. Per chi è affetto da taluni deficit immunitari, congeniti o acquisiti, o da epilessia non controllata, i vaccini costituiti da virus vivi attenuati sono pericolosi. Per fortuna, esiste la cosiddetta immunità di branco: se più del 90-95% della popolazione è immune, l’agente infettivo non circola più. Se queste percentuali sono raggiunte e mantenute nel tempo, non c’è pericolo di malattia nemmeno per chi non può essere vaccinato.

Controindicazioni temporanee

Esistono, invece, controindicazioni temporanee: in corso di malattia acuta, è opportuno rimandare la vaccinazione.

E’ possibile vaccinare i bambini allergici?

I bambini allergici possono essere vaccinati, anche gli allergici all’uovo. Per precauzione, se c’è stata una reazione grave dopo ingestione di uovo, si consiglia di praticare il vaccino anti morbillo, che è coltivato su cellule embrionali di pollo, in ambiente protetto, cioè in ospedale.

Dopo quanto tempo dalla somministrazione il bambino è coperto dalla vaccinazione?

Alcuni tipi di vaccino sono protettivi dopo una sola somministrazione. I vaccini a virus vivi attenuati sono protettivi già dopo la prima dose e l’efficacia permane per molti anni. La rivaccinazione, consigliata a 6 anni per morbillo, rosolia e parotite, ha lo scopo di rinforzare l’immunità nei soggetti che rispondono in modo insufficiente alla prima dose. Per altri tipi di vaccino, come l’anti difterite-tetano-pertosse, occorrono più dosi per un primo ciclo e successivi richiami, per mantenere la protezione nel tempo.

Articolo a cura della Dott.ssa Marinella Lavelli
Milanese, laurea in medicina nel 1977 con una tesi di argomento immunologico (deficit immunitari).
Specializzazione in Pediatria, tirocinio in cardiologia pediatrica, stage all’estero in patologia neonatale.
Dal 1984 alla fine del 2011 pediatra di famiglia. Master in immunopatologia dell’età evolutiva presso l’Università di Pavia e da 3 anni medico frequentatore presso la Clinica Pediatrica, ambulatorio di allergologia e pneumologia. Da marzo 2014 collabora con il Centro Sant’Agostino.