Fra i 12 e i 14 mesi di età è previsto il vaccino trivalente contro morbillo, rosolia e parotite

Il morbillo

Il morbillo, fino a pochi decenni fa, era molto frequente, quasi tutti gli ultraquarantenni l’hanno superato in età infantile. Di solito guarisce, ma, in una percentuale di casi tutt’altro che trascurabile, si complica con otiti, polmoniti, una grave forma di encefalite acuta e la gravissima panencefalite sclerosante subacuta.

Il vaccino contenuto nel trivalente morbillo-rosolia-parotite è efficace e sicuro e può essere somministrato anche ai bambini allergici. Per precauzione, in bambini che hanno avuto una reazione grave (anafilassi) all’ingestione di uovo, si pratica in ambiente protetto.

La parotite

Sono possibili complicanze anche per la parotite. Fra queste, pancreatite, orchite e meningite asettica.

La rosolia

La rosolia, invece, è una malattia benigna, ma, se contratta in gravidanza, provoca gravi danni al feto. Nel passato si è cercato di prevenire la rosolia congenita e la feto-patia rubeolica ( le malformazioni), vaccinando le bambine in età prepubere (10-11 anni), ma questa strategia non ha dato i risultati sperati. La vaccinazione di tutti i bambini è il solo modo per prevenire i gravi esiti della rosolia, contratta in gravidanza, sul neonato, fra questi la cecità.

Articolo a cura della Dott.ssa Marinella Lavelli
Milanese, laurea in medicina nel 1977 con una tesi di argomento immunologico (deficit immunitari). Specializzazione in Pediatria, tirocinio in cardiologia pediatrica, stage all’estero in patologia neonatale. Dal 1984 alla fine del 2011 pediatra di famiglia. Master in immunopatologia dell’età evolutiva presso l’Università di Pavia e da 3 anni medico frequentatore presso la Clinica Pediatrica, ambulatorio di allergologia e pneumologia. Da marzo 2014 collabora con il Centro Sant’Agostino.