E’ arrivata l’estate, chi può è in partenza per le vacanze, al mare o ai monti, e chi è costretto a rimanere in città passa più tempo all’aperto. Quali precauzioni sono necessarie per proteggere dal sole la pelle dei bambini?

La pelle dei bambini è più sottile e delicata di quella di un adulto e richiede qualche protezione in più. Ormai da molti anni sono in commercio creme contenenti filtri solari, perché è noto che l’esposizione al sole aumenta il rischio di contrarre tumori della pelle.

Il sole e la vitamina D

Il sole, però, ha una funzione importante. La luce solare, in particolare i raggi UVB, permette la sintesi di vitamina D. Questa vitamina proviene solo per il 10% dalla dieta, mentre per il 90% è prodotta dalla pelle, quando è esposta alla luce del sole. La vitamina D è importantissima per il metabolismo osseo e ha molte altre funzioni, come si è visto da qualche anno:

  • Ha un effetto positivo su equilibrio e tono muscolare e sulla regolazione della pressione.
  • Ha poi un ruolo rilevante nella regolazione del sistema immunitario, perché migliora le difese nei confronti di virus e batteri e sembra che abbia un ruolo nel prevenire alcune malattie autoimmuni.

 

I rischi legati alle radiazioni solari

  • Tumori della pelle

Si sa da molti anni, però, che le persone che per motivi di lavoro sono molto esposte alle radiazioni solari, ad esempio i pescatori, hanno un maggior rischio di sviluppare tumori della pelle. Inoltre si è visto negli ultimi anni un aumento d’incidenza di un tumore della pelle particolarmente aggressivo, il melanoma.

  • Invecchiamento cutaneo

Si sa poi che l’esposizione prolungata al sole favorisce l’invecchiamento cutaneo. Per questo sono stati studiati prodotti che riducano i danni cutanei causati dall’eccessiva esposizione al sole: le creme contenenti filtri solari.

Come scegliere il solare giusto per i bambini?

I filtri solari possono creare una barriera di tipo fisico o chimico e possono avere un grado di protezione variabile. Per decidere quale filtro usare occorre tener conto di due fattori, l’orario nel quale ci si espone al sole e il fototipo.

  • Orario

L’energia emanata dal sole cambia notevolmente in funzione della stagione e del momento nella giornata: occorre fare particolare attenzione in estate e nelle ore centrali, evitare l’esposizione o almeno usare una crema con fattore di protezione elevato, soprattutto nei primi giorni. Poi la pelle produce la melanina, il protettivo naturale, che dà alla pelle il colore dell’abbronzatura.

  • Fototipo

Un altro fattore importantissimo di cui tenere conto è il fototipo. Un piccolo irlandese, con i capelli rossi e la pelle color latte, in vacanza sulle coste del Mediterraneo, dovrà essere molto protetto dal sole, perché la sua capacità di produrre melanina è bassa. Serviranno, oltre alla crema, maglietta e cappellino quasi sempre e fino alla fine della vacanza. Un bimbo pakistano che vive a Londra avrà il problema opposto: la sua pelle scura farà da schermo ai deboli raggi solari del Nord e dovrà assumere per bocca la vitamina D che non riesce a produrre.

Quali prodotti scegliere?

In commercio si trovano moltissime creme e la scelta dei prodotti più adatti non è semplice, anche perché non si tratta di farmaci e di conseguenza sulla confezione delle creme non è obbligatorio indicare la composizione esatta. In generale, per i bambini, è opportuno scegliere creme che non contengano profumi e coloranti. Le marche vendute in farmacia offrono qualche garanzia in più, rispetto ai prodotti di profumeria o a quelli più economici. Occorre ricordare che l’efficacia dei filtri si riduce con il passare del tempo. Non è il caso, quindi, di fare scorta anche per l’estate successiva.

Articolo a cura della Dott.ssa Marinella Lavelli, Centro Medico Santagostino

Milanese, laurea in medicina nel 1977 con una tesi di argomento immunologico (deficit immunitari).
Specializzazione in Pediatria, tirocinio in cardiologia pediatrica, stage all’estero in patologia neonatale.
Dal 1984 alla fine del 2011 pediatra di famiglia. Master in immunopatologia dell’età evolutiva presso l’Università di Pavia e da 3 anni medico frequentatore presso la Clinica Pediatrica, ambulatorio di allergologia e pneumologia. Da marzo 2014 collabora con il Centro Sant’Agostino.