Il vaccino antinfluenzale in gravidanza non presenta controindicazioni. Anzi.
Come avevamo già scritto si tratta di una vaccinazione fortemente raccomandata, in quanto protegge:
- sia la mamma, riducendo il rischio di ricovero almeno del 50%
- che il bambino, riducendo significativamente i casi di malattia e di otite nei primi due mesi di vita.
Tuttavia sono tante le donne che sono fortemente scettiche nell’assumerlo.
Perché è importante vaccinarsi contro l’influenza
L’influenza è un disturbo stagionale che interessa tra il 10 e il 20% della popolazione.
Si tratta di una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità che, in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte. Più di 650 mila persone, nel mondo, muoiono ogni anno di influenza.
Il vaccino antinfluenzale in gravidanza rappresenta un’ottima protezione preventiva.
La vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale a diverse categorie di persone tra cui:
- gli individui di età pari o superiore a 65 anni
- indipendentemente dall’età, a tutti coloro che abbiano malattie che aumentano il rischio di complicazioni in caso di influenza. Le donne in gravidanza rientrano in questa categoria.
La vaccinazione, con vaccino inattivato, può essere effettuata in qualsiasi trimestre della gravidanza. Quindi non esiste un periodo in cui non può essere effettuato.
Non sono state osservate associazioni tra la vaccinazione antinfluenzale ed effetti avversi nel nascituro e nella madre.
Il vaccino antinfluenzale, inoltre, è fortemente consigliato anche durante l’allattamento, poiché permette di rinforzare le difese immunitarie del neonato che non può essere vaccinato prima del terzo mese di vita.
Consigli per difendersi dall’influenza
Insieme al vaccino, il Ministero della Salute consiglia di attuare alcune misure igieniche importanti nella prevenzione dell’influenza:
- lavaggio frequente delle mani (anche mediante l’uso di gel alcolici)
- una buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, lavarsi successivamente le mani ed eliminare i fazzoletti usati).
Alla luce delle evidenze scientifiche disponibili il vaccino influenzale è un’importante pratica di sanità pubblica, che deve essere continuata e incoraggiata per prevenire la morbosità e la mortalità di questa importante malattia.