La perdita di liquido amniotico generalmente avviene durante il travaglio del parto o poco prima del suo inizio.

Se le membrane si rompono prima del termine – prima cioè delle 37 settimane – si parla di rottura pretermine delle membrane.

Perdita di liquido amniotico come riconoscerla?

Il liquido amniotico avvolge, protegge e favorisce lo sviluppo del bambino durante i nove mesi di gestazione.

Il suo colore è chiaro oppure rosato. Può essere leggermente macchiato di sangue. Ha inoltre un odore diverso rispetto all’urina. Non potete confonderli.

La quantità di liquido che si può perdere può variare da un modesto gocciolamento a un flusso molto importante.

Per monitorare l’entità delle perdite potete indossare un assorbente esterno (non un tampone).

Liquido amniotico

In questo modo terrete sotto controllo:

– il colore

– odore

– quantità flusso.

Se si pensa di aver perso del liquido amniotico – in qualunque fase della gravidanza – è bene recarsi subito in ospedale.

Che cosa significa: liquido tinto?

Normalmente, alla rottura delle acque il liquido che fuoriesce è limpido e ha un colore giallo paglierino.

Si parla di liquido tinto quando il colore è opaco, verdastro, e la consistenza melmosa, per la presenza di una significativa quantità di meconio espulso dall’intestino del bambino.

Il liquido tinto può essere la spia di una sofferenza fetale acuta, perché in caso di ipossia il nascituro può perdere il controllo degli sfinteri ed espellere tutto il meconio contenuto nell’intestino.

La fuoriuscita del meconio, però, può avvenire anche per altre ragioni che non hanno nulla a che vedere con il benessere fetale. In ogni caso, in presenza di liquido tinto è necessario che la donna si rechi immediatamente al pronto soccorso per un approfondimento diagnostico.

Liquido amniotico scarso

Cause rottura acque

La principale causa della perdita di liquido amniotico pretermine è di natura batterica.

I batteri presenti nella vagina producono enzimi che possono indebolire le membrane che formano il sacco amniotico  e per questo ne causano la rottura.

Negli altri casi la rottura delle acque è di natura fisiologica. Serve ad avviare il travaglio e il parto.

Come si forma il liquido amniotico durante la gravidanza?

Primo trimestre

Il liquido amniotico viene prodotto dalla futura mamma. Si tratta di plasma, cioè la parte liquida del sangue materno, che attraverso la placenta si raccoglie nel sacco che contiene l’embrione.

Secondo trimestre e terzo trimestre

A partire dal terzo-quarto mese, nel liquido amniotico diventa preponderante la quantità di liquido  prodotta dai reni del feto.

Da questo momento, il liquido amniotico sarà costituito per lo più da urina del nascituro, con piccole quantità di meconio, le feci del feto, espulse dal suo intestino.

Il piccolo ingerisce continuamente parte del liquido, che viene assorbita dal suo intestino, bilanciando così l’urina prodotta. In questo modo, il nascituro stesso controlla l’equilibrio del liquido nel sacco amniotico e fa sì che non sia mai troppo o troppo poco.

Liquido_amniotico

Quello del liquido amniotico e del nascituro è un sistema chiuso: non c’è ricambio dall’esterno né il liquido viene filtrato se non dall’organismo stesso del piccolo. Tuttavia, il liquido non si “sporca”, perché il metabolismo fetale è differente da quello di un neonato o di un adulto e l’urina del nascituro non contiene sostanze di scarto tossiche.

È stato ipotizzato che la riduzione della pressione esercitata dal liquido sul corpo del nascituro sia uno dei fattori che innescano l’avvio del travaglio.

Le funzioni del liquido amniotico

Il liquido amniotico non contiene sostanze nutritive che arrivano invece al feto attraverso il cordone ombelicale.

Sono presenti invece nel liquido diversi enzimi che svolgono funzioni importanti per lo sviluppo del nascituro. Per esempio alcuni hanno proprietà antisettiche e proteggono il piccolo dal rischio di infezioni, altri favoriscono la maturazione dei suoi polmoni.

Il liquido amniotico si rinnova o è sempre lo stesso?

La quantità del liquido contenuta nel sacco amniotico aumenta progressivamente nel corso della gravidanza:

  • è pari a circa 30 ml alla decima settimana di attesa,
  • circa 350 ml alla ventesima settimana
  • quasi un litro alla trentasettesima settimana.

Con l’approssimarsi del termine della gravidanza, la quantità del liquido tende a diminuire, perché la placenta invecchia e al feto arrivano meno sostanze nutritive e meno liquidi, quindi cala la sua produzione di urina.

La donna in attesa deve bere più liquidi per sopperire alle necessità del suo metabolismo mutato. Non c’è però un nesso diretto tra la quantità di liquidi che la futura mamma beve e la quantità di liquido amniotico.