Come cambia la mamma

L’ombelico potrà appiattirsi e spuntar fuori fino a dopo il parto: in termini tecnici si dice che si  estroflette. L’utero è sempre più grosso e si dilata contro i polmoni spingendo in fuori l’addome. Possono capitare perdite vaginali  trasparenti, più abbondanti del solito, ma è tutto normale: a causa delle variazioni ormonali la parete vaginale trasuda di più e questo provoca perdite acquose più abbondanti. Per migliorare la siutazione, basta cambiare spesso la biancheria intima e lavarsi con un detergente a pH leggermente acido. Se, invece, le perdite assumono un colore biancastro, una consistenza simile a ricotta e, soprattutto, si accompagnano a prurito e bruciore, potrebbero essere il segnale di una candida, un’infezione da fungo che non intacca il feto, ma va curata tramite ovuli o creme, prescritti dal ginecologo.

Come cresce il bambino

Siamo a metà gravidanza. Il feto è lungo 25 cm e pesa intorno a 250 grammi. Inizia a ricoprirsi di vernice caseosa, una sostanza che serve a proteggerlo. Tra la 19ª e la 21ª settimana il cervello del feto è già simile a quello di un essere umano adulto. In questo periodo i neuroni si sviluppano in modo molto rapido e, man mano che si formano, danno origine alla materia grigia del cervello. Cominciano a crescere le ciglia e le sopracciglia, iniziano a delinearsi in modo nitido gli organi sessuali.

Gli esami da fare

Solo se non effettuati nel corso della 19 settimana:
– Esame delle urine
Toxotest e/o Rubeotest, solo se negativi nelle prime analisi.
Test di Coombs indiretto solo se gruppo sanguigno Rh negativo.
Emocromo
Creatininemia

Ecografie:
ecografia morfologica. E’ la seconda ecografia, che si esegue intorno alla 20ª settimana, nel corso della seconda visita ginecologica. È la più importante perché permette di osservare nel dettaglio gli organi fetali per diagnosticare eventuali malformazioni e di conoscere, finalmente, il sesso del bambino.

Per approfondire guarda questo video:

Leggi anche lo Speciale: gravidanza, dizionario degli esami settimana per settimana

Ricordati di…

Se sei riuscita a vedere il sesso del bambino, è il momento di pensare al nome…alcuni lo decidono solo pochi giorni prima della nascita, altri preferiscono cominciare a mettersi alla ricerca del nome. In ogni caso meglio parlarne con il proprio compagno o magari lanciare una bella gara tra parenti e amici! Se ci sono già dei fratellini, anzi, vedrete che anche loro vorranno contribuire alla scelta del nome!